Anziani e animali domestici: i vantaggi della convivenza

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I benefici che gli animali da compagnia apporta agli anziani sono molteplici. È stato infatti dimostrato che le persone della terza età che convivono con un animale domestico sono più allegre, più ottimiste e godono di miglior salute rispetto agli anziani che non hanno animali.

Quando i figli se ne vanno di casa, la solitudine invade la vita degli anziani che, di conseguenza, si sentono persi e non sanno cosa fare. La situazione peggiora quando uno dei due coniugi anziani muore, lasciando l’altro totalmente solo. In questi casi un animale domestico rappresenta un’ottima compagnia, in grado di colmare, a modo suo, il vuoto che si crea quando una persona cara abbandona questo mondo.

Il fatto di avere qualcuno che dipende da loro e di cui prendersi cura, motiva gli anziani a stare bene e mantenersi in forma per far stare bene anche l’animale in questione, e questa è sicuramente la miglior medicina contro la solitudine.

A prova di quanto affermato, è stato condotto un ulteriore studio, in un ospedale, in cui venivano mostrati ad alcuni anziani ricoverati, dei video con i loro animali da compagnia. È stato riscontrato che questi anziani hanno avuto una guarigione più rapida rispetto a quegli anziani che, pur avendo in casa degli animali domestici, non avevano visto nessun video.

Anche se è triste da ammettere, è la pura verità: la maggior parte degli anziani si sente un peso per il resto della famiglia e vorrebbe fare molte cose, che però, ormai, non può più fare, per sentirsi ancora utile in qualche modo. E nonostante tutte le parole di conforto che possiamo dire loro per dimostragli che gli vogliamo bene e che non sono affatto un peso, non si danno pace. Tuttavia, un animale da compagnia sarà totalmente dipendente da loro e li farà sentire utili.

Vediamo, dunque, quali sono i benefici che ciascun animale da compagnia può recare agli anziani.

I cani offrono tranquillità e serenità agli anziani: ovviamente sarà cruciale la scelta di una razza di cane tranquilla, capace di rilassare i nostri cari piuttosto che alterarli.

I cani sono, inoltre, animali perfetti per quegli anziani che soffrono di depressione e che non hanno voglia di uscire, anche se il medico li sprona a farlo. L’obbligo di portare a spasso il loro nuovo cane almeno tre volte al giorno migliorerà il loro stato di salute, sia fisica che mentale. Senza poi contare l’amore incondizionato e la lealtà che questi animali sono capaci di dare.

I gatti sono molto affettuosi e non richiedono molte attenzioni. Faranno i loro bisogni in una apposita lettiera con sabbia, perciò non avranno bisogno di essere portati fuori e nemmeno di essere lavati, dal momento che fanno tutto da soli. Grazie al fatto che sono animali molto silenziosi, sono in grado di trasmettere agli anziani una pace e una serenità speciali. Esiste addirittura la credenza che, grazie al proprio calore corporeo, i gatti sarebbero capaci di calmare i dolori muscolari, anche se a questo riguardo non è stato trovato nessun riscontro scientifico.

Siamo certi che, indipendentemente dall’animale da compagnia che sceglierete, renderete più allegra la vita dei vostri cari anziani e che, dopo aver letto questo articolo, non vi resterà alcun dubbio sull’effetto benefico che hanno gli animali da compagnia sulle persone della terza età.

Un’innovativa ricerca condotta dalla Queen’s University di Belfast ha dimostrato che le persone che hanno un animale da compagnia godono di una vita più sana e più stabile. Questi soggetti sono meno predisposti ad ammalarsi e, quando succede, guariscono più in fretta. Se avete un gatto, sicuramente non avete bisogno di studi scientifici che confermano che non c’è niente di meglio che abbracciare il micio, accarezzarlo o giocare con lui dopo una dura di giornata di lavoro o particolarmente stressante. Sapete per esperienza che il gatto vi fa sentire meglio e rigenerati. In parole povere: siete felici di avere un micio per amico.

I benefici che provate si traducono in termini medici in una riduzione del livello di stress, della pressione arteriosa e del battito cardiaco. In occasione del congresso dell’American Stroke Association, alcuni ricercatori  dell’Università del Minnesota hanno presentato uno studio nel quale si afferma che le persone che convivono con un gatto hanno il 30% in meno di possibilità di avere un infarto o di soffrire di altre patologie a danno dell’apparato cardiovascolare rispetto ad altri soggetti.

Le fusa del gatto sono una vibrazione sonora a bassa frequenza che influisce sul corpo umano aumentandone la secrezione di serotonina. La serotonina, o ormone della felicità, migliora la qualità del sonno, la libido e l’umore. È fuori dubbio che il ron-ron del gatto ha degli effetti tranquillanti, rilassanti e distensivi.

-Una ricerca realizzata in Finlandia, dal pediatra Eija Bergroth del Kuopio University Hospital, indica che il contatto con gli animali da compagnia favorisce lo sviluppo del sistema immunitario dei bambini. I bambini che durante il primo anno di vita convivono con cani o gatti, hanno una migliore resistenza alle malattie respiratorie infettive.

Godere della compagnia di un gatto, accarezzarlo e prendersene cura, sono azioni che stimolano il buonumore. Senza dubbio sono delle importanti distrazioni per tutte quelle persone che soffrono di depressione o di ansia.

Il contatto con questi animali è di grande aiuto anche per chi è affetto da autismo. I risultati ottenuti da uno studio francese condotto sui bambini autistici, rivelano che i piccoli che vivono con un animale da compagnia, sono più calmi e hanno migliori atteggiamenti sociali. Questo miglioramento dipende dal fatto che accarezzare un gatto provoca un aumento di ossitocina, che a sua volta incrementa i sentimenti di amore e di fiducia.

-Per le persone anziane, che spesso vivono sole o in un istituto geriatrico, il gatto è di grande compagnia ed è una fonte distrazione. Prendersi cura di un animale è un buon modo per sentirsi attivi.

-Per i malati, i gatti sono gli alleati perfetti perché contribuiscono a ridurre le preoccupazioni e ad alleviare le sofferenze provocate dalla malattia.

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