All’Università per studiare le fondazioni miste degli edifici

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La progettazione e le caratteristiche delle fondamenta degli edifici sono state al centro del seminario “Aspetti geologico applicativi e ingegneristici delle fondazioni miste”, tenuto questa mattina nella sede dei Corsi di Laurea in Ingegneria Civile dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino. L’iniziativa ha offerto un focus sulle strutture portanti degli immobili concentrandosi su quelle che vengono definite “fondazioni miste”, cioè fondamenta profonde progettate con canoni diversi rispetto a quelli tradizionali.

Fra i relatori sono intervenuti Francesca Dezi, docente dell’Ateneo sammarinese, Cristiano Guerra, professionista e coordinatore della Consulta dei Geologi della Provincia di Rimini, il collega Francesco Zorzi e Conrad Mularoni, segretario dell’Ordine dei Geologi del Titano. Durante il seminario sono stati approfonditi ambiti come l’utilità delle fondazioni miste, i rischi connessi alla loro progettazione e gli aspetti geologico applicativi coinvolti, rispetto ai quali sono stati proposti degli esempi legati al territorio sammarinese.

L’evento, per il quale erano stati prenotati tutti i 100 posti a disposizione, è stato organizzato dall’Università degli Studi della Repubblica di San Marino in collaborazione con l’Ordine dei Geologi del Titano e l’Ordine degli Ingegneri e degli Architetti. E’ stato inoltre patrocinato dalla Segreteria di Stato Territorio e Ambiente, dall’Ordine dei Geologi della Regione Emilia-Romagna, dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Rimini e dalla Protezione Civile di San Marino.

“Le fondazioni miste – ha affermato Dezi – rappresentano uno dei traguardi più interessanti dell’ingegneria geotecnica e strutturale. Con questa iniziativa abbiamo affrontato il complesso tema dell’interazione terreno-pali-platea da più punti di vista: geologici, geotecnici e strutturali”.

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