Quattro nuovi appuntamenti per “Profili di donna”

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San Marino. Torna Visioni Con..Giunte, con “Profili di donna – figure femminili nel cinema di oggi”, la nuova rassegna organizzata e promossa dalle Giunte di Castello della Repubblica di San Marino in collaborazione con gli Istituti Culturali e Authority Pari opportunità e Commissione Pari Opportunità.

Quattro imperdibili film d’autore assolutamente inediti per il territorio Sammarinese, provenienti dai più grandi festival internazionali in programma saranno sullo schermo del Cinema Concordia il primo mercoledì di ogni mese a partire da febbraio.

Si inizia mercoledì 1 febbraio (ore 21) con  “Much loved”  un film del 2015. Presentato al Festival di Cannes 2015 e diretto dal regista Nabil Ayouch. esponente del cinema d’autore marocchino, è un  viaggio nel mondo della prostituzione del suo paese. Racconta le vicende di un piccolo gruppo di ragazze, prostitute a Marrakech, in un paese in cui a decidere sono sempre e solo gli uomini. L’amicizia, la voglia di riscatto e un ritratto della condizione femminile raccontata attraverso gli occhi delle giovani protagoniste.

Seguirà mercoledì 1 marzo, Lavoratrici di Alessia Di Giovanni 2014, un progetto sostenuto da Ammirato Culture House, Nasca Teatri di Terra e la Consiglio di Parità della Provincia di Lecce, un documentario  che segue e spia il lavoro dell’attore Ippolito Chiarello con le venti attrici durante il laboratorio Lavoratrici del 2013.

Quindi  mercoledì 5 aprile, Gloria di Sebastan Leilo una tragicommedia acclamata al festival di Berlino  che narra la storia dell’omonima protagonista, una donna sui sessant’anni che non si rassegna a gettare la spugna né ad accettare la sconfitta di una rassegnata vita solitaria che la vecchiaia sembra imporre alle sue coetanee.

Concluderà mercoledì 3 maggio Viviane di Shlomi Elkabetz e Roni Elkabetz, un film prodotto da Israele Francia Germania:  Viviane Amsalem chiede il divorzio da tre anni, ma il marito Elijah non è d’accordo. In Israele non è consentito né il matrimonio civile, né il divorzio civile, e solo i rabbini possono legittimare un matrimonio o il suo scioglimento. Ma la separazione è possibile solo con il pieno consenso del marito, che alla fine ha più potere dei giudici.

 

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