Gli alberghi a San Marino rappresentano una forte ricchezza economica che non è sapientemente gestita con una buona visione imprenditoriale. È uno dei grandi asset strategici che non riesce a decollare in maniera significativa e con determinazione. Se vogliamo credere a una rinascita del turismo a San Marino dobbiamo necessariamente implementare quei servizi di accoglienza tra cui non possono mancare proprio gli alberghi.
La forza economica di un territorio può rivoluzionare i flussi turistici, al fine di incrementare quella sana industria dell’ospitalità. San Marino possiede un patrimonio culturale, ambientale, archeologico da non sottovalutare; queste peculiarità devono essere opportunamente presentate agli stranieri. Con Stefano Pediconi, architetto, hotel designer, specializzato in progettazione di alberghi e centri benessere, vogliamo comprendere le criticità del settore economico e le eventuali opportunità da intraprendere.
Qual è la situazione alberghiera del Paese?
San Marino è la più antica Repubblica del mondo, con una storia che parte dai primi secoli dopo Cristo. Sulla storia ha saputo fondare gran parte delle proprie risorse, riuscendo a catalizzare importanti flussi turistici che, allo stesso tempo, approfittano della vicinanza con la costa romagnola. Per l’industria alberghiera sammarinese questo rappresenta allo stesso tempo un vantaggio e un handicap: molto frequentemente, soprattutto nella stagione estiva, il turismo che riempie le strade di San Marino, creando flussi di viaggiatori in perpetuo movimento verso il Castello e gli altri punti di rilievo storico, è un turismo che fa base proprio sul litorale, dove l’offerta è variegata e spesso a prezzi molto vantaggiosi. Nonostante questo, il numero di strutture ricettive è piuttosto importante per un territorio che misura solo circa 60 kmq; gli hotel o le strutture para alberghiere sono di differenti tipologie, concepite per poter rappresentare il senso di ospitalità di San Marino.
Quali potenzialità per l’economia può avere questo settore?
È indubbio che il settore ricettivo abbia delle potenzialità economiche molto importanti in un Paese che fa del turismo uno dei suoi punti di forza. San Marino, però, ha un forte bisogno di grandi sinergie tra tutti gli operatori, affinché emerga un vero e proprio sistema, capace di raggiungere i cuori di coloro che si muovono in ogni stagione dell’anno. Solo in questo modo è possibile creare dei flussi tali che le ricadute economiche possano essere tangibili e ripagare gli sforzi di tutti.
Le strutture ricettive in che modo offrono un valore aggiunto al turista?
Purtroppo gran parte delle strutture si basa ancora sulla stessa tipologia di offerta tipica del litorale romagnolo, che sta perdendo colpi in termini di qualità. Eppure qualcuno ha già capito che è necessario mirare alla distinzione, differenziando l’offerta, la propria immagine o puntando su servizi come il benessere, che oggi l’ospite percepisce come valore aggiunto. Ma c’è ancora moltissimo da fare, perché è cambiato il modo di vivere l’hotel da parte dell’ospite, che non cerca più soltanto un soggiorno, ma un’esperienza emozionale a 360°. I tesori di San Marino, storici, culturali, artistici e paesaggistici offrono spunti d’oro per poter creare valore aggiunto al turista contemporaneo; è necessario saper sfruttare queste opportunità, proiettando le attività nel futuro in barba ai canoni, obsoleti, con i quali si è concepito fino ad oggi il mondo alberghiero.
Francesco Fravolini
