La denuncia di Banca Centrale: minacce da ignoti

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Che ci fosse tempesta in via del Voltone, è noto ormai da qualche tempo. Ma che fosse un uragano, forse non era noto a tutti. E oggi, con la pubblicazione della relazione al Comitato per il Credito e Risparmio (CCR) dello scorso 24 ottobre, il presidente Grais denuncia le grandi difficoltà che sta vivendo BCSM. Siamo alle minacce, arrivate direttamente da San Marino, sia da soggetti politici, sia da soggetti sindacali; ma anche a Washington, durante l’ultima riunione del Fondo Monetario Internazionale.

Il nodo insolubile sembra essere l’AQR (Asset Quality Review) che i vertici hanno predisposto a causa dei due miliardi di NPL rilevati ormai da qualche anno dal FMI e tenuti sempre nascosti dal governo. Fino a luglio scorso, quando il bubbone è scoppiato su denuncia di Rete in una serata pubblica.

Il presidente Grais sottolinea più volte che l’AQR rimarrà una questione riservata, non diventerà pubblica.

Eppure, capire la natura degli NPL, ovvero chi ha preso i soldi e perché non li ha restituiti, è il primo passo, imprescindibile e fondamentale, prima di procedere a qualsiasi ipotesi di soluzione. E un’indagine ispettiva presso le banche sembra essere proprio quello che la politica non vuole (vedi comunicato dei Segretari Valentini, Arzilli e Mussoni) dei giorni scorsi.

Ma le cose staranno davvero così? La cronaca di questi ultimi mesi, o meglio, di questi ultimi anni, ci ha insegnato che dietro ciò che appare, molto spesso c’è molto altro.

Al momento non ci rimane che stare ai fatti.

Di seguito, la relazione integrale a firma di Wafik Grais

 

 

SAN MARINO. Relazione del Presidente di Banca Centrale – Aggiornamento sull’attività della BCSM

Preambolo

La Banca Centrale di San Marino si è impegnata ad operare secondo criteri di trasparenza e professionalità, al fine di promuovere la stabilità finanziaria nel medio termine e facilitare una crescita economica sostenibile. In coerenza con tale impegno, la BCSM farà degli aggiornamenti periodici sul proprio sito web riguardo alle proprie attività e alle iniziative che sta intraprendendo al fine di ottemperare al proprio mandato. Il testo che segue fornisce l’aggiornamento corrente e riflette l’approccio della BCSM improntato alla trasparenza e alla cooperazione.

San Marino, 24/10/2016

Con questa relazione si vuole offrire un aggiornamento quanto agli sforzi fatti dalla BCSM nel realizzare il proprio mandato e guidare il sistema finanziario sammarinese verso una maggiore trasparenza e coerenza con gli standard internazionali, nell’intento di attivare un percorso virtuoso volto all’ attrazione di operatori finanziari internazionali e al rafforzamento della reputazione di quelli locali.

La BCSM sta seguendo un approccio fondato su quattro pilastri: i) valutare lo stato attuale delle finanze, della operatività e dei processi della BCSM; ii) ottenere una visione chiara ed affidabile della qualità degli attivi nei bilanci delle banche sammarinesi e nel contempo delle loro capacità di gestione del rischio e della loro governance; iii) esplorare e sviluppare le relazioni internazionali della BCSM al fine di facilitare l’adattamento del sistema finanziario alle migliori pratiche internazionali, e iv) gestire la transizione e le sfide immediate.

L’approccio adottato punta a fornire alla BCSM e al sistema finanziario tutti gli elementi necessari ad elaborare e mettere in atto una strategia credibile.

  1. Valutare lo stato attuale delle finanze, della operatività e dei processi della BCSM.

Il Consiglio Direttivo della BCSM ha approvato l’avvio di un progetto di audit e revisione delle finanze, della operatività e dei processi della BCSM, dopo una approfondita e difficile discussione all’ interno del Consiglio avversa a questa “due diligence”. (omissis) Il  lavoro ha compreso numerose interviste al personale di BCSM e sta proseguendo ora con una approfondita analisi documentale che ha incluso leggi, regolamenti e bilanci. La società incaricata, inoltre, sta procedendo con un benchmarking della BCSM rispetto ad altre istituzioni simili in altri paesi.

Al termine (omissis)  la società incaricata  redigerà il rapporto che conterrà raccomandazioni sulle misure da mettere in atto, finalizzate a portare immediatamente ad un migliore allineamento di BCSM con i migliori standard internazionali. Il rapporto dovrebbe essere consegnato entro quattro /sei settimane. Si sta lavorando intensamente e con molte difficoltà e problemi.

  1. Ottenere una visione chiara ed affidabile della qualità degli attivi nei bilanci delle banche sammarinesi e delle loro capacità di gestione del rischio e della governance. Un intervento richiesto da tutti gli organismi internazionali ed osteggiato a più riprese.

(omissis)

In queste circostanze e in linea con le raccomandazioni già da lungo tempo espresse dal Fondo Monetario Internazionale e con le migliori pratiche in Europa e nel mondo, la BCSM sta lanciando  una valutazione approfondita degli attivi (AQR o asset quality review) delle banche sammarinesi, assieme ad una analisi delle loro pratiche di gestione del rischio e dei loro meccanismi di “governance”.

Questa AQR è un passo fondamentale nello sforzo di ottenere una valutazione affidabile dello stato e della salute del sistema bancario del paese e al fine di essere in condizione di elaborare una strategia ben calibrata di ripresa e di crescita. La valutazione (AQR) verrà fatta da una o più società di calibro internazionale con un track record riconosciuto nello svolgimento di simili incarichi in altri paesi. Fornirà credibilità e faciliterà la mobilitazione di sostegno internazionale.

E’ oggi il momento di lanciare questa valutazione, per poter rispettare le scadenze e gli impegni internazionali che San Marino si è già assunto in passato, in particolare nel contesto dell’Accordo di Integrazione Monetaria con l’Unione Europea e con il FMI.

(omissis)

La BCSM sta procedendo in modo sistematico nell’orientare il lancio della AQR in collaborazione con le banche interessate. Il risultato di questo lavoro rimarrà  confidenziale fino a quando non sarà stato predisposto un piano chiaro e credibile di ripresa e crescita e di cessione dei crediti che sarà supervisionato e autorizzato e gestito dalla BCSM con controparti di suo gradimento che soddisfino criteri di professionalità e standing nel migliore interesse del piano di trasparenza e posizionamento di San Marino.

Occorre infine aggiungere che la AQR sarà confidenziale: i dati saranno disponibili solo a BCSM e poi discussi con ogni singola banca. (omissis)   Per la ricerca di soluzioni si faranno tutte le valutazioni di impatto necessarie e valutati i relativi scenari. Ovviamente, nell’interesse del Paese, si prenderanno in considerazione tutte le soluzioni possibili e non vi saranno preclusioni a favore o sfavore di soluzioni puramente ‘interne’, purché esse siano compatibili con l’esito e con la posizione internazionale che San Marino dovrà avere, di trasparenza, legalità e tutela del risparmio. Non ci sono oggi scenari precostituiti nelle valutazioni che la BCSM effettuerà, ma si cercherà primariamente di fare il bene del paese e dei suoi risparmiatori (evitando di sprecare soldi del contribuente in ricapitalizzazioni bancarie successive senza successo come fatto in passato).

  1. Esplorare e sviluppare le relazioni internazionali della BCSM in modo da facilitare l’adattamento del sistema finanziario alle migliori pratiche internazionali.

Nel cercare di sviluppare le credenziali internazionali di San Marino, come paese attraente per gli affari e la finanza, è essenziale costruire le fondamenta della credibilità e cercare di coinvolgere i partner internazionali in modo responsabile e professionale.

Come  ampiamente noto, in tale contesto, la BCSM è già intenta ad approfondire il dialogo con il FMI, la BDI e ad iniziare un dialogo con la BCE. In tale senso sono già state ricevute espressioni di sostegno da parte del FMI e dalla Banca d’Italia con la quale dopo tanto tempo e stato riavviato un dialogo ai livelli apicali e perseguirà con ulteriore cooperazione. A Washington, il Presidente e il Direttore Generale hanno incontrato il management del FMI e in particolare il Direttore della Regione Europa Paul Thomssen, e hanno ricevuto un forte incoraggiamento e sostegno per le iniziative prese dalla BCSM, in particolare la AQR, i cui risultati il FMI desidera avere disponibili al più presto per poter discutere e individuare una strategia di intervento basata su dati concreti ed aggiornati. Vi è stato poi un incontro con il Governatore di Banca d’Italia Visco, e con il DG Rossi, che hanno manifestato il proprio sostegno alle iniziative di BCSM e alla AQR, enfatizzando che non si tratta che di un primo, necessario, passo di una strategia per affrontare il problema degli NPL, a cui dovrebbero seguire stress test e altre azioni. Si sono inoltre discussi la Centrale dei Rischi, per cui i vertici di Banca d’Italia hanno condiviso l’approccio prudente di BCSM che ne ha rallentato la messa in atto, in attesa dei risultati della AQR, il tema delle carte di credito e di TPAY, sul quale BDI ha espresso disponibilità, e opzioni di assistenza tecnica da parte di Banca d’Italia. Quanto al tema della Centrale dei rischi, occorre puntualizzare che l’applicazione meccanica di nuovi criteri di riclassificazione dei crediti sarebbe problematica e dannosa. In primo luogo perché la nuova norma non è compatibile con le norme per la classificazione dei crediti delle banche attualmente richieste da un’altra normativa della BCSM (lo stesso credito verrebbe classificato in due modi diversi), in secondo luogo perché non è stata fatta una analisi di impatto della Centrale Rischi sul sistema e sulla classificazione dei crediti esistenti, con implicazioni di solvibilità e di redditività per le banche.

II vertice della BCSM inoltre ha incontrato il Presidente della BCE il 18 ottobre 2016, e discusso con lui la situazione di San Marino, l’intervento della BCSM, l’AQR e le iniziative di legalizzazione nel sistema finanziario. Nella riunione, il Presidente Draghi ha espresso il proprio sostegno incondizionato all’azione svolta da BCSM e dalla sua leadership e esaminato col Presidente e il DG le possibilità di futura collaborazione da parte della BCE.

Questi incontri internazionali e il sostegno ricevuto, sono fondamentali. L’apertura a maggiori relazioni internazionali da parte dell’Autorità di Vigilanza ha la duplice funzione di creare consenso attorno al processo di trasformazione del sistema finanziario sammarinese e di creare presupposti a futuri ambiti di collaborazione e supporto da parte degli organismi internazionali preposti. Senza questi interventi non sarà possibile alcun processo di internazionalizzazione.

Come non sarà possibile, con gravi ripercussioni sul mercato interno (lo abbiamo visto di recente (omissis) ), nemmeno relazionarsi con controparti operative estere per la distribuzione dei servizi e dei prodotti finanziari di base sul territorio sammarinese per il tramite delle nostre banche se non si attuerà un intervento di credibilità e reputazione, legalità e professionalità (fit and proper) dei consigli di amministrazione e dei loro componenti così come richiesto dalle procedure di compliance  internazionali e sempre più oggetto di intervento ed attenzione da parte di tutte le autorità di vigilanza. Questo è stato di recente affermato pubblicamente da Salvatore Rossi, DG di BDI, in una serie di articoli apparsi sulla stampa italiana e internazionale. Non è solo una questione di discredito ma anche di immagine, reputazione ed infine economica.

  1. Gestire la transizione e le sfide immediate.

Mentre la BCSM sta facendo ogni sforzo per gettare le fondamenta della architettura e messa in opera di una strategia credibile di ripresa e di crescita, sta anche cercando di gestire la transizione all’interno della banca stessa e del sistema bancario.

In BCSM, il top management sta cercando di ri-focalizzare i propri sforzi sull’attuazione dei propri compiti di Banca Centrale, limitando al massimo la perdita di tempo in questioni burocratiche e legalistiche di minore importanza che impediscono all’istituzione di soddisfare il proprio mandato nell’interesse del Paese e dei sammarinesi.

In questo spirito, la BCSM ha accettato le dimissioni di alcuni membri dello staff i quali (omissis)  hanno mostrato di non condividere gli obiettivi del mandato della Banca Centrale. E’ bene chiarire che nel Coordinamento di Vigilanza – fatto salvo un breve periodo in cui ci sono stati sammarinesi in sostituzione di italiani dimissionari – ci sono sempre stati italiani, fin dalla sua costituzione. Ma la Vigilanza non coincide solo con il Coordinamento, ma è rappresentata da tutto un Dipartimento che è composto di almeno 30 persone, di cui i sammarinesi sono la stragrande maggioranza. Quello che invece verrà portato avanti – cosa mai fatta in passato – è un adeguato piano di formazione per creare una classe di ispettori sammarinesi adeguata.   (omissis)

Inoltre, la BCSM ha intrapreso un primo riallineamento di alcune funzioni al fine di permettere di lavorare senza interruzioni anche nel periodo di transizione. Ha inoltre incaricato il “Chief Operating Officer” e assunto  due consulenti al fine di condurre le ispezioni on site e sta considerando  l’assunzione di altri consulenti sempre per rafforzare la Vigilanza avendo, incontrato ostruzionismo nelle assunzioni di dipendenti e nella possibilità di loro risiedere a San Marino.  (omissis).

L’operato dei nuovi vertici di BCSM è stato sempre e solo quello di fare il massimo per tutelare gli interessi del Paese, sia nelle azioni intraprese all’interno che in quelle verso le controparti esterne, pubbliche o private. Il sistema finanziario sammarinese ha bisogno di crescere, la crescita non può venire dall’interno, in cui persiste un sistema economico asfittico, quindi bisogna farlo anche per linee esterne. Ma non è così semplice, poiché per muoversi a livello internazionale bisogna essere noti, riconosciuti e soprattutto reputazionalmente a posto. Quello che stiamo anche portando avanti nel paese è anche questo. Sappiamo che ciò potrà creare dei dispiaceri, o difficoltà relazionali, ma purtroppo è necessario come i periodi di transizione hanno dimostrato in numerosi casi.

Quello che invece non è accettabile in alcun modo e per nessuna ragione sono le minacce a cui vengono sottoposti i vertici della BCSM, il management ed il CDA della banca, con un innalzamento di aggressività molto preoccupante. Le intimidazioni sono iniziate in numerosi posti, a San Marino e a Washington, ad opera della politica, poi sono arrivate da une parte del sindacato e infine da lettere anonime. Senza tralasciare quelle più o meno velate, rappresentate da comunicati stampa etc.. Motivo per cui ora si chiede di riportare il linguaggio alla sua naturale dialettica contrapposta, anche se in presenza di una campagna elettorale.

Nella nostra esperienza, abbiamo già vissuto processi di cambiamento di sistemi finanziari e le difficoltà nell’accettare cambiamenti dello status quo. I problemi del sistema sammarinese cresceranno e con il passare del tempo saranno sempre più difficili da superare. Quindi, il rischio che si corre è quello di trascinare con essi ovviamente anche il sistema economico già flebile, e le famiglie, se non si interviene immediatamente.

Chiediamo quindi ai membri del CCR se sono consapevoli della portata delle scelte che la BCSM è chiamata a fare e di appoggiare questo processo necessario. La BCSM e il suo management sono qui per aiutare il Paese ad acquisire credibilità e legalità e diventare attraente per gli investitori internazionali, per il bene di tutti i sammarinesi e nell’interesse del Paese. (omissis)

Wafik Grais, Presidente BCSM

 

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