FMI, la risoluzione conclusiva

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San Marino: Dichiarazione conclusiva dello staff sulla missione ai sensi dell’Articolo IV

del Fondo Monetario Internazionale – 2017

9 febbraio 2017

San Marino è sulla strada di una lenta ripresa ma le sfide da affrontare sono ancora considerevoli. Riportare in salute il settore bancario e generare un margine di bilancio sono elementi di primaria importanza per gettare basi solide per una crescita più robusta e sostenuta. Riforme strutturali ben progettate volte a creare un ambiente aperto e favorevole all’impresa contribuiranno a migliorare il potenziale di crescita. Il programma di riforme è ambizioso e dovrebbe essere ancorato ad obiettivi a medio termine con priorità e sequenze appropriate.

Previsioni e Rischi

  1. San Marino sta registrando una lenta ripresa dopo una lunga recessione. L’economia è cresciuta ad un ritmo lento nel 2015, pari allo 0,5 per cento. Gli indicatori ad alta frequenza, compreso l’incremento dell’occupazione, mostrano che la ripresa è proseguita nel 2016 con una crescita prevista di quasi l’1 per cento. Tuttavia, il credito bancario continua a contrarsi poiché le banche devono affrontare notevoli sfide legate all’elevato volume di NPL.
  2. Una crescita moderata è prevista per il breve e medio termine. Lo scenario di base, che presuppone nessuna variazione alle politiche, indica un moderato rafforzamento della crescita di poco più dell’1 per cento per quest’anno e dell’1,3 per cento nel medio termine. Con una maggiore occupazione e una certa ripresa dei salari, la domanda interna dovrebbe iniziare a sostenere la crescita nel medio termine. Tuttavia, il ritmo della crescita è ben al di sotto di quanto necessario per riguadagnare il terreno perduto dal 2009, evidenziando la necessità di riforme.
  3. Questo scenario centrale è soggetto a rischi al ribasso. Una persistente debolezza del sistema bancario interno, se non affrontata, potrebbe offuscare le prospettive di crescita a medio termine di San Marino. Una crescita strutturalmente debole in Italia e nell’area dell’euro rallenterebbe l’economia sammarinese e ne ritarderebbe la ripresa. D’altra parte, una maggiore crescita a medio termine potrebbe derivare da un miglioramento delle relazioni internazionali grazie ad un aumento dell’attività economica maggiore di quanto previsto.

Politiche del settore finanziario

  1. Un approccio di varia natura è necessario per affrontare efficacemente le sfide del settore bancario. L’elevato volume di NPL rappresenta un peso per la redditività delle banche e inibisce l’intermediazione creditizia. Per sostenere la ripresa economica di San Marino e salvaguardare la stabilità finanziaria, è di cruciale importanza ripulire i bilanci delle banche. A questo proposito, la missione accoglie favorevolmente la revisione della qualità degli attivi (AQR) in corso, lanciata da Banca Centrale di San Marino (BCSM) alla fine dello scorso anno, che è fondamentale per garantire la solidità del settore bancario. Gli elementi chiave di tale processo dovrebbero includere:
  • Risanamento dei bilanci delle banche. L’applicazione di standard comuni di valutazione degli attivi a tutte le banche attraverso l’AQR fornirà un quadro coerente e affidabile dello stato dei bilanci delle banche. Ciò dovrebbe chiarire quante riserve è necessario accantonare come obiettivo e facilitare la risoluzione degli NPL, tra cui il trasferimento degli NPL fuori dai bilanci delle banche, sbloccando così il mercato per le attività deteriorate. Dovessero insorgere nel corso del processo ammanchi di capitale, questi dovrebbero essere affrontati attraverso piani di ricapitalizzazione basati sul mercato, piani di ristrutturazione o di risoluzione. L’importanza sistemica delle banche in difficoltà dovrebbe essere valutata attentamente e il sostegno dello Stato, se necessario, dovrebbe essere limitato alle banche sistemiche con adeguati piani di riorganizzazione così da ridurre al minimo i costi pubblici.
  • Gestione degli NPL. L’AQR aiuta anche le banche a concentrarsi nuovamente sul rafforzamento delle garanzie e a migliorare le pratiche di gestione del rischio legato al credito. Approfittando del graduale miglioramento delle condizioni economiche, le banche dovrebbero provvedere all’esecuzione delle garanzie ai fini di un maggiore recupero del valore e prendere in considerazione svalutazioni selettive per le sofferenze totalmente coperte da accantonamenti. I business plan delle banche dovrebbero contenere obiettivi trimestrali per le operazioni di NPL volti a ridurre in modo significativo il loro volume nel medio termine. Per ridurre gli alti costi operativi legati alla gestione degli NPL, si potrebbe prendere in considerazione la creazione di un appropriato veicolo per una classe di attività selezionata, quali i prestiti immobiliari. Per gli NPL fuori San Marino, potrebbero essere valutati accordi di esternalizzazione con società che si occupano di attività deteriorate che operano in Italia.
  • Rimozione dei restanti ostacoli alla risoluzione degli NPL. Sono necessarie riforme di supporto normativo, fiscale e giuridiche per facilitare il processo di risoluzione degli NPL. Si dovrebbe prendere in considerazione la rimozione dei restanti disincentivi fiscali alle cessioni di NPL. Allo stesso tempo, una certa apertura del mercato immobiliare ai non residenti potrebbe contribuire ad evitare una riduzione del valore delle garanzie durante il recupero delle attività. Migliorare l’efficacia del regime di insolvenza, comprese le procedure di pre-insolvenza ed extragiudiziali aiuterebbe a ristrutturare le imprese sane. Anche l’avvio della centrale dei rischi può essere di aiuto.
  1. Una strategia credibile per CRSM dovrebbe tenere conto dei risultati dell’AQR. Qualsiasi piano di ristrutturazione dovrebbe essere basato su ipotesi realistiche e garantire la sostenibilità a lungo termine. Il piano dovrebbe includere anche la nomina di figure con esperienza in risanamento e gestione bancaria.
  2. Guardando al futuro, è necessario sviluppare un solido quadro di politiche macroprudenziali con un contestuale miglioramento della vigilanza bancaria per garantire la stabilità finanziaria. E’ stata completata una revisione interna di Banca Centrale volta a rafforzare la qualità della vigilanza e la compliance all’interno del settore bancario. Le autorità sono incoraggiate a continuare ad identificare e colmare le lacune normative e di dati e a rafforzare la capacità di monitorare i rischi sistemici. Una pubblicazione periodica di una relazione breve e ben mirata sulla stabilità finanziaria sarebbe una base utile per informare il pubblico della valutazione e delle politiche previste dalla BCSM. Sono altresì fondamentali un mandato più snello e l’indipendenza della BCSM.

Politica di bilancio

  1. La politica di bilancio è il principale strumento politico a disposizione di San Marino per stabilizzare l’economia. A seguito della crisi, le autorità hanno usato le riserve di bilancio per sostenere l’economia e ridurre al minimo gli effetti della crisi. Ora queste riserve si sono quasi esaurite. Per avere dei margini per affrontare shock futuri, le autorità dovrebbero avviare la ricostituzione delle riserve finanziarie.
  2. Un graduale aggiustamento di bilancio dovrebbe iniziare quest’anno, con l’obiettivo di un modesto avanzo entro il 2019. Questo obiettivo può essere raggiunto con una riduzione annuale del deficit di circa mezzo punto percentuale del PIL nei prossimi anni. Le misure fiscali dovrebbero svolgere un ruolo chiave in tale aggiustamento, viste le entrate fiscali di San Marino relativamente basse e la grande esigenza di investimenti a favore della crescita e dell’occupazione. In particolare:
  • Le autorità dovrebbero introdurre un sistema di imposta sul valore aggiunto (IVA) già alla fine del 2017. Un considerevole lavoro preparatorio è già stato fatto. L’implementazione dell’IVA contribuirà ad ampliare la base imponibile e a garantire una costante fonte di reddito per il Governo, rendendo il regime fiscale più compatibile con il sistema UE. L’aliquota IVA dovrebbe essere tale da salvaguardare gli obiettivi di bilancio e la sostenibilità. Gli sforzi di riscossione delle imposte dovrebbero anch’essi essere potenziati per migliorare il rispetto degli obblighi fiscali e la relativa riscossione.
  • Un aggiustamento di bilancio dovrebbe comportare anche un miglioramento della qualità della spesa e una riallocazione della spesa corrente a categorie di spesa che possono maggiormente favorire la crescita così da promuoverne le prospettive. In considerazione di quanto sopra, il previsto aumento degli investimenti in conto capitale per un importo di 10.000.000 € all’anno per i prossimi anni è opportuno così come si potrebbe prendere in considerazione un aumento delle risorse per l’istruzione e la formazione professionale. Ogni ulteriore investimento richiederebbe entrate fiscali supplementari.
  • Per raggiungere gli obiettivi di bilancio, dovrebbe essere valutata una ulteriore modesta riduzione della spesa salariale, in quanto la percentuale di detti oneri rispetto alla spesa corrente è tra le più alte tra i paesi di raffronto della zona euro. Potrebbero altresì essere prese in considerazione misure di razionalizzazione della spesa sanitaria. I piani di riforma del sistema pensionistico dovrebbero essere adottati nel 2017. Garantire l’autofinanziamento del fondo di sicurezza sociale permetterebbe al Governo di destinare le risorse ad altri settori prioritari.
  1. Un aggiustamento di bilancio più ambizioso può essere necessario nel caso in cui dovessero materializzarsi sopravvenienze passive da parte del sistema bancario. Anche se le esigenze di ricapitalizzazione delle banche dovrebbero essere soddisfatte con soluzioni basate sul mercato, nel caso in cui alcuni costi fossero a carico dello Stato, il debito pubblico potrebbe salire a livelli più alti. Il Governo dovrebbe lavorare a stretto contatto con la BCSM e predisporre misure atte a garantire l’integrità delle finanze pubbliche.
  2. Stabilire l’accesso al finanziamento esterno per lo Stato, in un contesto di riserve finanziarie ridotte, aiuterebbe a migliorare la capacità del Governo di rispondere agli shock. Le autorità dovrebbero iniziare ad esaminare le opzioni di finanziamento esterno, anche attraverso un collocamento privato esterno di prestito sindacato. L’accesso al mercato esterno introdurrebbe anche una disciplina di mercato, diversificando al contempo le fonti di finanziamento e rompendo il circolo vizioso banche-Stato. Nella misura in cui San Marino avrà accesso al finanziamento esterno, la necessità di avere considerevoli depositi di riserva diminuirà, e tali riserve potrebbero essere utilizzate solo quando l’accesso al mercato è limitato.

Riforme strutturali

  1. Il miglioramento del contesto imprenditoriale e della flessibilità del mercato del lavoro contribuirà a realizzare un più alto potenziale di crescita a medio termine per San Marino. Il piano del Governo di creare uno sportello per semplificare gli aspetti amministrativi contribuirà a ridurre i costi delle attività d’impresa. Riforme del mercato del lavoro sono attualmente allo studio, comprese le procedure semplificate di assunzione di non residenti. Queste riforme dovrebbero essere guidate dalla volontà di migliorarne l’efficienza ed evitare distorsioni e limitare costi finanziari aggiuntivi.
  2. L’impegno di San Marino nella cooperazione internazionale rimane fondamentale. Il miglioramento delle relazioni internazionali dovrebbe contribuire a rilanciare l’attività economica transfrontaliera e a sostenere la ripresa. La missione accoglie con favore il completamento della valutazione del rischio nazionale ai fini della lotta al riciclaggio/finanziamento del terrorismo ed incoraggia le autorità ad attuare il piano d’azione AML/CFT. San Marino continua a portare avanti i negoziati con l’Unione Europea per un accordo di associazione e il dialogo con altri paesi per migliorare la cooperazione economica.
  3. San Marino dovrebbe rafforzare la fornitura dei dati, sia in termini di tempestività che di disponibilità. I dati economici sono essenziali per le imprese, le famiglie e i responsabili politici al fine di prendere decisioni economiche e politiche consapevoli. La diffusione dei dati in un formato facilmente accessibile on-line migliorerebbe notevolmente la trasparenza e aiuterebbe i responsabili politici così come i potenziali investitori. Le autorità dovrebbero prendere in considerazione l’assegnazione di maggiori risorse per migliorare la fornitura di dati e fissare questa come una priorità chiave nel loro programma di riforme.

La missione desidera ringraziare le autorità e rappresentanti del settore privato e le parti sociali per discussioni aperte e proficue svolte e per la calorosa ospitalità.

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