AASS fa chiarezza sulla questione Cartiera Ciacci

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Chiamata in causa da Rete per il presunto rapporto privilegiato con la Cartiera Ciacci, l’AASS risponde con una nota ufficiale, che pubblichiamo di seguito.

“Il Consiglio di Amministrazione e la Direzione preso conoscenza degli Organi di stampa delle dichiarazioni da parte di Rete e DIM nella seduta pubblica di giovedì 16 marzo, ritiene opportuno fare chiarezza sul ruolo che AASS ha esercitato nei confronti della Soc. Cartiera Ciacci:
– la facoltà di acquistare gas sul libero mercato è stata introdotta con la legge 22/12/2011 n. 200 (Finanziaria 2012) all’art. 29, successivi Decreti ne hanno disciplinato modalità e costi di vettoriamento. Da ciò risulta evidente che AASS non ha alcun ruolo diretto nelle strategie energetiche dello Stato.
– La Cartiera Ciacci (in data 1/02/2017 prot. n. 0328/65-2) ha richiesto ad AASS una fornitura di gas naturale per alimentare un impianto turbogas (cogenerazione); in data 6/03 u.s. il Presidente ed il Direttore AASS hanno rappresentato ai Segretari Podeschi e Michelotti (tramite ns. lettera prot.n. 0753/36-20 del 6/03/2017) la richiesta della Cartiera, evidenziando la necessità di approfondire gli aspetti collegati agli oneri e relative problematiche. Specifichiamo che AASS non ha mai dato corso ad alcuna opera/fornitura. Tale testimonianza viene confermata anche dal fatto che nel primo CDA di insediamento del 22/02/2017, tale richiesta è stata sospesa in attesa di chiarimenti.
– Per ciò che attiene la morosità della Cartiera questa consta di due voci: mancato pagamento di una fattura di gas naturale di € 1.222.908,84 (presso la Esattoria Cartiera Ciacci ha depositato un acconto di € 840.000,00) e mancato pagamento di Servizio di fognatura per un importo di € 426.524,00, entrambe iscritte a ruolo presso l’Esattoria. Non è dato comprendere quale altra azione avrebbe dovuto intraprendere il Direttore oltre a far emettere fatture e ad iscrivere a ruolo per morosità la Cartiera. Pertanto non corrisponde al vero che non venga difeso e preteso il rispetto delle leggi e dei regolamenti.
– Per ciò che attiene la mancata installazione del misuratore sullo scarico dei reflui il Codice Ambientale all’art. 183 attribuisce al Dipartimento Prevenzione attività di vigilanza e controllo e di applicazione delle sanzioni pecuniarie amministrative.
Il Codice Ambientale e la Delibera n. 3/2014 dell’Autorità di Regolazione disciplinano anche la materia degli inquinamenti presenti negli scarichi e delle attività di monitoraggio riservate al Gestore A.A.S.S. ai fini dell’esatta applicazione della tariffa ambientale, in virtù del principio che “di più inquina più paga”.
Tutto ciò a dimostrazione della corretta e puntuale applicazione delle norme in materia ambientale e relative tariffe.”
(Fonte: Direzione AASS)

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