La replica di Carisp alle notizie dei giornali

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In serata la reazione della Cassa di Risparmio: il Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio interviene a tutela, precisa, di Cassa di Risparmio stessa, della propria Clientela, dei propri Dipendenti e dei propri Azionisti. “La politica dei prezzi applicati agli impieghi tiene conto del profilo di rischio del cliente affidato e delle garanzie acquisite. L’adesione all’Accordo 182 bis conseguente all’Amministrazione Straordinaria del Gruppo Delta ha costretto alla rinuncia ad interessi attivi da parte della Cassa nei confronti delle società del Gruppo Delta. Per tale motivo, il margine di interesse della Cassa ha subìto una forte riduzione nel periodo immediatamente successivo alla conclusione del Commissariamento di Delta ed ha recuperato positività fin dall’ottobre 2015 in virtù del reimpiego fruttifero dei rimborsi che la Cassa ha ricevuto da parte delle società del Gruppo Delta. Segno evidente che politiche di prezzo su impieghi e su raccolta sono state seguite con particolare attenzione.
La nota dell’Istituto prosegue “dal punto di vista della propria necessità di patrimonializzazione, principalmente dovuta al Commissariamento del Gruppo Delta intervenuto nel 2009, la stessa è stata assicurata da operazioni svolte dai propri Azionisti mediante due aumenti di capitale, la sottoscrizione di prestiti obbligazionari subordinati e la fusione per incorporazione di Silo Molino Forno S.p.a.”.
Tutte le operazioni sono state eseguite tra il 2012 ed il 2016, seguendo la normativa primaria e secondaria vigente, ed avvalendosi di professionisti – periti ed esperti contabili – sammarinesi ed italiani.
“Non corrispondono alla realtà – precisa Carisp – le notizie relative alla distribuzione di contante agli sportelli della Cassa per gli ammontari indicati.
Inoltre, la percentuale di copertura degli NPL é notevolmente superiore a quella indicata nell’articolo”.

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