San Marino. L’American Express, una delle carte di credito più usate, non potrà più essere spesa a San Marino dal prossimo dicembre. Lo denuncia Usot, in una nota che pubblichiamo a parte. È una notizia che confligge enormemente con l’obiettivo del governo di accreditare il sistema bancario e finanziario sammarinese sul fronte internazionale. Un fatto che, insieme a problematiche mai risolte, andrà a penalizzare ulteriormente il turismo e l’immagine del nostro Paese. Certo è che di fronte alla costante diminuzione della capacità di spesa dei turisti e dello stallo del turismo stanziale (la sosta massima negli alberghi, è di un giorno) questo sembra un problema minimo, ma in effetti non lo è e fa il paio con il fatto che San Marino si è dovuto creare un sistema autonomo di carte di credito, perché le carte internazionali non sono più accettate. In seguito ad una precisa normativa europea, recepita da Bankitalia, Carta sì ha cessato il suo servizio il 28 febbraio scorso. Da quella data, tutte le carte di credito sammarinesi sono emesse da istituti sammarinesi, anche se si avvalgono del circuito MasterCard. È vero che altri servizi per i pagamenti online, come Amazon e PayPal, funzionano normalmente, ma il problema è che non esiste l’App Store per San Marino, mentre esiste per tutti gli altri Paesi. Questo crea diversi disagi a quanti lavorano, acquistano e vendono sul web.
In quanti altri Paesi succedono tali fenomeni? Perché siamo arrivati a questo punto? C’entra qualcosa il fatto che da anni si parla di Memorandum d’intesa con Bankitalia, senza che se venga mai a capo? Quanto sta succedendo in queste settimane, quale altra conseguenza avrà? Ci saranno altre carte, oltre all’American Express, che diventeranno inservibili entro i nostri confini? Forse sono domande inappropriate, ma forse è anche il momento di capire cosa succede.
a.ve
