Azionisti Asset: “Il commissariamento è illegittimo”

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San Marino. Gli azionisti di Asset tornano a protestare pubblicamente per la vicenda che, in meno di tre mesi, ha prosciugato le casse dell’istituto bancario. Accusano, reclamano chiarezza e rivendicano un risarcimento dei danni tramite un comunicato stampa che pubblichiamo integralmente.

La preoccupazione dei clienti di Asset è condivisa anche dagli azionisti della banca, che nell’istituto hanno prima investito importanti somme di denaro e poi depositato significativa parte dei loro risparmi.
A seguito dei provvedimenti adottati dalla Banca Centrale, la maggioranza degli azionisti ha da subito richiesto, per il tramite di propri rappresentanti, la convocazione di una assemblea e la fissazione di un incontro, sia con l’Autorità di Vigilanza sia con i Commissari, allora in carica. Obiettivo dichiarato era quello di sostenere la banca in accordo con i Commissari e disponibili a qualsiasi intervento, anche di discontinuità.
Nessuna assemblea, nessuna risposta alle richieste avanzate, eppure la legge prevede che, prima di commissariare un istituto, si sarebbe dovuto chiamare a sostegno gli azionisti, per – almeno tentare di – rimuovere le irregolarità contestate. Ciò anche per evitare che eventuali errori commessi potessero ricadere sullo Stato, come avvenuto in altri casi.
Da parte degli azionisti si è erroneamente creduto che un atteggiamento responsabile fosse preferibile ad un comportamento conflittuale, per quanto il provvedimento assunto da Banca Centrale fosse palesemente errato. Al silenzio della Banca Centrale ha risposto il Tribunale, dichiarando illegittimo il provvedimento su ricorso da parte degli ex amministratori.
E’ seguita poi la pubblicazione della comunicazione tra i dimessi Commissari e Banca Centrale; il fatto sorprende, non solo per la fuga di notizie (non è certo la prima e la più grave, per quanto riguarda Asset), quanto piuttosto per il contenuto: è chiaro, infatti, che il Commissariamento è stato disposto da Banca Centrale “al buio”, ossia, si è letto, in assenza di un “accertamento della reale situazione patrimoniale” ed ha, gioco forza, determinato una gravissima fuoriuscita di liquidità per l’istituto. Gravissimo che i Commissari si siano dovuti occupare “fin dai primi giorni” di “circostanziare i fatti posti alla base del provvedimento di Amministrazione Straordinaria”. A minare la fiducia con i clienti si sono sommate le dimissioni, giunte in blocco dai Commissari, quando questi erano stati chiamati a (care) spese della banca per risanare l’istituto. Ma cos’è accaduto? Perché se ne sono andati? Non è dato sapere.
Cosa succederà alla banca? Ad oggi non lo sappiamo. Resta solo, come dichiarato dal Segretario Celli, una soluzione a carico della collettività: “tutti i depositanti … di Asset Banca sono pienamente protetti dallo Stato”.
A questo punto ognuno si assuma le proprie responsabilità.
Gli azionisti si erano dichiarati disponibili a valutare il ripianamento di eventuali perdite, anche se dovute ad affidamenti irrecuperabili, ma non i danni insorti in seguito ad un Commissariamento viziato. Ora i singoli componenti della Autorità di Vigilanza ed il primo Commissario “provvisorio” si assumano le loro personali responsabilità, risarcendo i danni arrecati per aver colpevolmente adottato un provvedimento illegittimo e per aver determinato una crisi di liquidità fino ad allora inesistente.
Comunicato stampa
Comitato Azionisti Asset Banca

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