AASS: crisi acqua, ignorata ordinanza i consumi non calano

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San Marino. Continua il caldo torrido e continua a non piovere, dopo una primavera e un inizio estate senz’acqua. A peggiorare la situazione, la previsione di temperature estreme sulle pianure Emilia Romagna,   con un’intensificazione nei prossimi giorni.

L’effetto siccità porta il rischio di una carenza di acqua, a cui l’AASS aveva cercato di porre rimedio con un’apposita ordinanza.

Ma l’effetto è stato quasi nullo. Dal 26 giugno è vietato utilizzare l’acqua dell’acquedotto pubblico per innaffiare prati, orti e giardini; lavare piazzali, scale e strade private; riempire piscine; riversare acqua in cisterne e pozzi; lavare privatamente veicoli. Invece i consumi non calano e l’AASS segnala che 12.500 metri cubi era il consumo giornaliero nei giorni di massimo calore prima del provvedimento, ieri 11.957 i metri cubi immessi in rete.
Se i cittadini continuano con questa condotta le fonti idriche andranno in sofferenza, in particolare il lago Marecchia: per adesso l’invaso avrebbe una autonomia di 10 giorni circa.
Sono già partite delle sanzioni da parte delle forze di polizia che stanno facendo controlli a tappeto. Si pagano 150 euro alla prima riscontata nell’anno, 500 alla seconda.

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