San Marino dà speranza a tutti i banchieri

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San Marino. Le notizie che arrivano dal Titano stuzzicano i media italiani. In particolare, l’arrivo degli arabi intenzionati a prendersi banca CIS. E così, Beppe Scienza di Il Fatto Quotidiano, nell’edizione di (ieri 5 luglio), racconta quanto sta succedendo, ma soprattutto fa una sintesi rapida ed efficace di quanto successo in queste ultime settimane. Il suo titolo, emblematico è: A San Marino c’è speranza per tutti i banchieri.

Il sistema bancario di San Marino è in subbuglio per vari motivi. Una famiglia saudita tratta l’ingresso in un suo istituto di credito, suscitando legittimi interrogativi sui suoi obiettivi. Ma soprattutto le banche sammarinesi sono zavorrate dai famigerati non performing loan (Npl). Questo il quadro in cui s’inserisce una vicenda sconcertante.
La prima banca sul Monte Titano è la Cassa di Risparmio di San Marino (Carisp) e nell’aprile scorso il governo ha proclamato di volere portare a maggioritaria la sua partecipazione e renderla banca di sistema. Quasi in contemporanea viene nominato presidente Nicola Romito e ciò suscita subito forti reazioni di due forze d’opposizione sammarinesi, Rete e Mdsi. Egli si era infatti dimesso nel maggio 2012 da vicedirettore generale del Monte dei Paschi di Siena (MPS) e nei sei anni in cui aveva ricoperto l’alta carica le azioni del MPS avevano perso in Borsa il 93%. Quando si dice “creare valore”. Inoltre molti ricordano il coinvolgimento di Carisp fra il 2004 e il 2008 in giri di assegni trasformati in contante tramite la sede di Forlì proprio del Mps.
Ma se Rete e Mdsi hanno fatto fuoco e fiamme, perché Nicola Romito venisse sostituito, è soprattutto per il suo rinvio a giudizio nell’aprile 2016 a Salerno con l’accusa di usura bancaria, che ne farebbe mancare i requisiti di onorabilità. Problema apparentemente risolto con le sue dimissioni, non fosse che il consiglio di amministrazione della banca le ha respinte. Così resta lui a presiedere la Cassa di Risparmio. E anche altri consiglieri provengono o hanno avuto rapporti con società del Gruppo Mps.
Se ciò disturba a San Marino, è invece motivo di sollievo per quanti sono preoccupati per la situazione occupazionale in Italia. Soprattutto alla luce dei tanti esuberi bancari. Allarga il cuore vedere che la più antica repubblica del mondo provvede, nel suo piccolo, ad assumere banchieri italiani. E li colloca in posizioni di altissimo livello, mica come impiegatucci allo sportello.

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