Assemblee zonali CSU: banche, sviluppo, pensioni

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San Marino. Proseguono le assemblee CSU per informare i lavoratori sulle importanti e complesse problematiche che sta attraversando il paese. Ieri pomeriggio si sono riuniti i lavoratori delle zone di Gualdicciolo, Chiesanuova e Acquaviva, presso la mensa di Gualdicciolo. I lavori sono stati introdotti dal Segretario CSdL Giuliano Tamagnini, mentre Riccardo Stefanelli, Segretario CDLS, ha svolto la relazione introduttiva.

A tenere banco sono in particolare la crisi del sistema bancario e la tutela dei fondi pensione, il progetto di legge sullo sviluppo, l’assestamento di bilancio. Argomento ricorrente e molto sentito dai lavoratori è anche la riforma del sistema pensionistico, a cui sono collegati temi come i fondi pensionistici allocati nelle banche sammarinesi e il progetto di legge di assestamento di bilancio.

In tal senso, la CSU ha ricordato lo sbilancio tra entrate e uscite per il pagamento delle pensioni: a fronte di 170 milioni di euro di pensioni pagate, le entrate ammontano a soli 124 milioni. Questo dato da solo indica l’assoluta necessità di riformare strutturalmente il sistema, in quanto siamo di fronte ad un trend negativo che potrebbe portare all’esaurimento delle risorse. Mentre negli anni d’oro dell’economia sammarinese il rapporto tra lavoratori e pensionati era di 4 a 1, ora il rapporto è di 2,2 a 1, con il contestuale allungamento della durata media della vita.

“La CSU è pronta da sempre al confronto su questa fondamentale riforma – hanno sottolineato i Segretari di CSdL e CDLS – ora spetta alla politica avviare quanto prima il negoziato.”

Sul piano delle risorse, nei decenni passati il fondo pensioni del primo pilastro ha accumulato un “tesoretto” di 415 milioni di euro (riserva di rischio), depositati nelle banche sammarinesi. Di fatto, queste risorse rappresentano gran parte della liquidità presente negli stessi istituti di credito. Una cifra che è molto vicina alla necessità di ricapitalizzazione delle banche, ovvero per il recupero degli NPL. Ricordiamo a tal proposito che secondo le risultanze dell’AQR, gli NPL da recuperare ammontano a 486 milioni se si tiene conto dei parametri internazionali, mentre ammontano a 270 milioni se si considerano le norme attualmente in vigore a San Marino.

Sulle risorse da reperire per coprire gli NPL non recuperabili, si sono fatte molte ipotesi; in alcune recenti dichiarazioni di esponenti della maggioranza, si è prefigurata la possibilità di utilizzare proprio le risorse dei fondi pensione.  “Al momento non è arrivata nessuna richiesta ufficiale di confronto su questa ipotesi – hanno rimarcato i Segretari Generali – ma sia chiaro che se dovesse partire un negoziato per utilizzare anche solo una parte delle risorse del fondo pensione, qualunque scelta verrà assunta sarà sottoposta al referendum tra i lavoratori e i pensionati”. Queste risorse appartengono appunto a chi lavora e a chi è in pensione, solo a loro spetta l’ultima parola.

Ricordate, come nelle precedenti assemblee, le fasi del confronto sulla legge di assestamento di bilancio, nel cui ambito la CSU ha respinto con grande determinazione una prima proposta di aumento indiscriminato della tassazione delle pensioni, e sul progetto di legge sullo sviluppo, che contiene diversi aspetti critici, più volte sottolineati nei precedenti comunicati, e sul quale si sta sviluppando un confronto piuttosto infruttuoso.

La prossima settimana sono in programma le ultime due assemblee zonali: lunedì 10 luglio dalle 10 alle 12.30, presso il Teatro Concordia di Borgo, con i lavoratori delle zone produttive di Borgo, Città, Fiorentino, San Giovanni, Cailungo, Murata, e una parte dei dipendenti pubblici; martedì 11 luglio dalle 10 alle 12.30 presso il Teatro Nuovo di Dogana, con i lavoratori della zona produttiva di Rovereta, Falciano, e la restante parte dei settori della PA.

CSU

 

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