Correntisti Asset, pronti a dare battaglia, ma c’è chi non è d’accordo

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San Marino. Un class action a San Marino non è possibile perché non è prevista dall’attuale ordinamento. Ma i correntisti Asset di provano. È da maggio che non possono disporre dei loro soldi e la soluzione della vicenda continua ad avere rinvii. Così ieri sera, c’erano molte persone all’ex International di Borgo Maggiore per ascoltare i due avvocati: Alessandro Stolfi (per il foro sammarinese) e Stefano Pagliai (per il foro di Firenze) illustrare le possibilità di intervenire contro istituzioni e personaggi che hanno determinato questa incredibile situazione. L’azione giudiziaria si dovrà articolare su due fronti: quello sammarinese e quello italiano. In 150 hanno firmato l’esposto denuncia, come rivelano fonti giornalistiche.

Che non sarebbero tanti, considerati i 4000 correntisti. Ma che comunque hanno peso non indifferente nel contesto sammarinese.

In pratica, accanto ai ricorsi pendenti in Tribunale a San Marino e alle istanze presentate presso il Collegio dei Garanti, potrebbe affiancarsi questa nuova vicenda legale.

A tutto ciò, si aggiunge la protesta di piazza, questa sera, sul Pianello. Intanto si affaccia un non meglio identificato gruppo di correntisti Asset che si dissocia dalle proteste. Né notizia solo il giornale “L’Informazione”, che parla di “protesta strumentale di una minoranza”. Ecco cosa scrive L’Informazione:

“Ci dissociamo da chi fa melina per salvare una gestione scellerata Si faccia presto. (…) Quelle persone che scendono in piazza non stanno rappresentando affatto tutti i correntisti, ma rappresentano solo loro stessi oltre a farsi strumentalizzare”. È l’altra faccia, quella probabilmente più numerosa, dei correntisti di Asset Banca e dei suoi dipendenti che non vedono l’ora che il passaggio in Cassa si chiuda e arrivi lo sblocco dei conti. E non vedono di buon occhio le manifestazioni, una prevista anche per questa sera alle 20 sul Pianello, che possano frenare l’operazione. “Vogliamo dissociarci da queste manifestazioni che sono strumentalizzate e sottolineare che la stragrande maggioranza dei clienti e dei dipendenti che sono anche correntisti vuole semplicemente che il passaggio avvenga al più presto, mentre queste iniziative stanno rallentando la soluzione e ci stanno danneggiando”

 

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