Report 2016: analisi delle attività Techno Science Park

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San Marino – Risultati, prospettive e tanto contenuto. Di questo si è parlato al TSP (Techno Science Park) nella mattinata di mercoledì 25 ottobre dedicata a illustrare i risultati del Report 2016 sulle attività del Parco e a presentare le nuove Start Up che sono entrate a far parte di TSP.

Ha aperto i lavori il Dottor Sergio Mottola, neo Presidente di TSP, il quale ha avuto modo di presentarsi alle imprese e illustrare la sua strategia per innescare un vero e proprio percorso di crescita. Ha marcato l’importanza di creare un ecosistema di innovazione e per farlo è stata proposta una nuova struttura operativa ed un nuovo brand che si chiamerà San Marino Innovation.

Si è poi passati a quella che è stata la prima edizione del Report elaborato e presentato dalla Dottoressa Elisabetta Epifori, Direzione TSP. Sinteticamente, l’analisi elaborata fotografa, al dicembre 2016, un sistema di 34 aziende – Start Up tecnologiche che occupano complessivamente 107 addetti qualificati e che producono un fatturato aggregato di € 6.839.270. Si tratta di una dimensione di start up tecnologiche con, in media 1 anno e mezzo di vita, un fatturato medio di 200.000€ e con 3 addetti prevalentemente provenienti e formati nel territorio. Questo il punto di partenza, una serie di dati concreti su cui misurare e monitorare le attività di TSP nel prossimi anni. Ad un anno e mezzo dal suo avvio TSP è coetanea delle sue imprese, si configura come un significativo aggregato di Start Up Tecnologiche per le quali l’elemento delle collaborazioni rappresenta un importante valore aggiunto in un contesto come quello sammarinese che offre reali opportunità di crescita.

A chiudere la mattinata sono state le aziende del TSP, soprattutto le nuove incubate che si sono presentate ai colleghi startupper. Il networking fra aziende è una prerogativa del Parco che facilita gli incontri e possibili matching collaborativi tra le start up, soprattutto ora (ottobre 2017) che le aziende incubate sono diventate 40. La prima a presentarsi è stata la società Biorecupero Equilibrio Ambientale che sviluppa progetti di ricerca applicata in ambito micro-biotecnologico. La parola è passata poi a HYDROGEN LAB, la start up che punta alle nuove tecnologie, nuovi materiali, ingegnerizzazione di distributori d’idrogeno in container (shelter), ingegnerizzazione dei sistemi di controllo, gestione smart degli impianti e delle eventuali reti infrastrutturali, e sviluppo del modello di diffusione delle infrastrutture stradali di rifornimento (idrogeno e LNG). La terza start up a prendere la parola è stata INDIREL GROUP che ha illustrato il suo brevetto Social Command Radar. Una vera e propria torre di controllo dei Big Data che produce per effetto del dialogo digitale in rete e sui social media un monitoraggio h24. La società MARAJA, invece, produce il software Bid Inside, un’applicazione web rivolta alle case d’aste per gestire cataloghi d’asta, raccogliere offerte e ad effettuare aste online e live. Poi è stata la volta di NUTRIGEA R&P,  una start up che sta lavorando per strutturare un laboratorio di ricerca che sia in grado di gestire in maniera diretta l’analisi molecolare e l’attività funzionale di estratti microalgali, enzimi fungini e probiotici/prebiotici di origine umana. Anche la società PIENISSIMO ha parlato di se e di come occuparsi di formazione e consulenza per le aziende del settore della ristorazione, abbia portato a sviluppare un proprio metodo scientifico per ottenere nuovi clienti. Infine OLEONATURA, l’impresa che ha ideato un metodo per l’estrazione dei prodotti di origine naturale tramite un processo di innovazione basato sulla CO2 supercritica che garantisce un prodotto superiore rispetto a quello attualmente sul mercato.

 

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