Dalla Monofase all’IVA: senza dati, da OSLA non ci sarà condivisione

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San Marino. Il Consiglio Direttivo OSLA esprime grande preoccupazione per le reiterate e generiche dichiarazioni del Governo circa la volontà di superare l’imposta monofase con l’introduzione dell’IVA entro i prossimi sei mesi.

OSLA non può che auspicare grande cautela fino a quando non saranno discussi, con le parti economiche, i fattori e i valori da tenere sotto controllo, le simulazioni per aliquote e settori e le successive proiezioni economico-finanziarie, elaborazioni indispensabili senza le quali è impossibile garantire alla collettività un progetto reale e serio, che tenga anche conto della sua evoluzione futura.

Fino a quando non verrà dimostrato il contrario, per OSLA abbandonare l’imposta monofase significa: rinuncia a entrate sicure in fase di importazione dei beni; maggiori oneri a carico dell’Amministrazione Pubblica nella gestione del diverso e complesso sistema plurifase; potenziamento degli organismi pubblici di controllo con relativi costi, tenuto conto che l’IVA è l’imposta maggiormente evasa a livello europeo; incremento dei costi amministrativi per le piccole imprese commerciali, artigianali e di servizio che, ultimo tassello nella filiera degli scambi commerciali, rilasciano il bene al consumatore; aumento dei costi sulle spalle dei consumatori e conseguente impoverimento delle famiglie.

Solo con l’apertura di un approfondito confronto, completo di dati e numeri, sarà possibile elevare le dichiarazioni di intento e gli slogan in un vero progetto di politica fiscale.

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