Competitività a “tutto gas”: tariffe più basse per le imprese sammarinesi

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San Marino.  (Daniele Bartolucci su Fixing)  Il gas tecnologico primario, quello utilizzato dalle imprese, costerà meno. Lo ha deciso l’Autorità di Regolazione per i Servizi Pubblici e l’Energia con delibera N. 4/2017 del 15 dicembre scorso, accettando la richiesta di “Variazione struttura tariffaria Gas tecnologico primario”, presentata dall’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici pochi giorni prima, esattamente l’11 dicembre 2017.

Il risparmio in bolletta per le imprese è sostanzioso, visto che in media si passerà dagli attuali 0,49 €/mc a 0,37, ma anche a 0,35 a seconda dei nuovi scaglioni ma ancora lontano dai costi applicati fuori confine, preclusi alle aziende sammarinesi in quanto la soglia per potervi accedere è stata fissata a 2milioni di mc di gas consumato, un livello che pochissime aziende superano. Questo si traduce in costi maggiori, che limitano la competitività delle imprese sammarinesi e anche l’attrazione di nuove da fuori. Inoltre “dall’esame della documentazione proposta dalla A.A.S.S. all’Autorità, si evince che la richiesta di variazione della struttura tariffaria tragga ragion d’essere principalmente dal perdurare di una crisi economico-finanziaria che, incidendo pesantemente sui costi di approvvigionamento energetico per le Aziende, penalizza fortemente tutte quelle società e imprese che si trovino ad essere particolarmente energivore, indipendentemente dal livello di efficienza energetica da cui esse possano essere caratterizzate”.

LE TARIFFE RIDOTTE E I NUOVI SCAGLIONI

L’Autorità di Regolazione per i Servizi Pubblici è stata istituita con Legge n. 120 del 20 novembre 2001 (successivamente ridenominata Autorità di Regolazione per i Servizi Pubblici e l’Energia con Legge n. 72 del 7 maggio 2008) e tra le funzioni assegnate dalla legge istitutiva vi è appunto il compito di stabilire “le variazioni annue delle tariffe dei singoli servizi” sulla base di una “proposta documentata di aggiornamento che il soggetto esercente il servizio ha l’obbligo di trasmettere all’Autorità”. In questo caso l’esercente è l’AASS ovviamente, che ha chiesto “una modifica strutturale della tariffa del servizio Gas”, riducendo le tariffe del gas tecnologico al crescere dei consumi, riducendo di fatto il proprio ricarico. E qui arriva la prima notizia: il prezzo finale, infatti, è composto dal “costo unitario (in €/mc) del gas naturale determinato sulla base di proiezioni di mercato da AASS”, e “per l’anno 2018 il valore è pari a 0,2479 €/mc”. In pratica è questo il prezzo d’acquisto dell’AASS. A questo va aggiunta la “quota di contribuzione espressa in €/m³ destinata alla copertura dei costi gestionali del servizio” e quindi, come detto, il “fattore di ricarico”. Detto questo, per le aziende che consumano meno di 40mila mc/mese la nuova tariffa sarà di 0,377480 €/mc, da 40mila a 80mila sarà di 0,365085 €/mc e oltre gli 80mila sarà di 0,352690 €/mc. Va da sé che molte aziende vedranno ridursi sensibilmente la bolletta, non solo quelle molto energivore (che avranno uno “sconto” maggiore, come detto) ma anche quelle più piccole, visto che la riduzione avviene sostanzialmente per tutti gli scaglioni.

SODDISFAZIONE ANIS: “PIÙ COMPETITIVI”

“Uno dei pochi fattori di competitività sui quali è possibile intervenire autonomamente è l’approvvigionamento del gas tecnologico”, ricordano da ANIS. Per questo “da anni portiamo all’attenzione delle Autorità competenti il problema del maggior costo sostenuto dalle nostre imprese produttive rispetto alle loro concorrenti fuori confine, che hanno la possibilità di acquistarlo sul libero mercato. In tal senso, anche confrontando le normative europee, abbiamo chiesto ripetutamente di abbassare il limite previsto dal Decreto Delegato 17/2013, attualmente fissato a 2 milioni di m3, per estendere ad un maggior numero di imprese la stessa possibilità”. E continueranno a farlo. Nel frattempo, comunque, accolgono con favore la rimodulazione delle tariffe: “Con soddisfazione prendiamo atto che, finalmente, un primo passo nella direzione auspicata è stato compiuto. L’Autorità per l’Energia ha in primo luogo modificato gli scaglioni, abbassando notevolmente le soglie dei consumi del gas tecnologico primario, e poi ha stabilito per l’anno 2018, come si evince dalla delibera allegata, una sensibile riduzione delle relative tariffe. Riduzione determinata da una significativa variazione del fattore di ricarico”. “Da notare”, aggiunge l’ANIS, “che l’Autorità si è riservata anche un’altra variazione per l’anno 2019, attraverso un’ulteriore diminuzione del fattore di ricarico, che determinerà una nuova riduzione delle tariffe”.

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