Ucs sulla patrimoniale: scelta di campo sbagliata e improduttiva

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San Marino. Venerdì 27 aprile prossimo si terrà il secondo incontro con la Segreteria di Stato Finanze per la Patrimoniale.
UCS ribadisce la sua contrarietà ad un provvedimento che, anche se una tantum, non ha sicuramente nessuna ricaduta positiva nei consumatori; anzi ne mina ulteriormente il potere d’acquisto e la fiducia nel sistema Paese.
La Patrimoniale è un provvedimento che ha un’incidenza nella raccolta di liquidità dello Stato minima, ma di forte impatto negativo sulla cittadinanza e sui residenti.
In un momento storico difficile per il Paese, si sta assistendo ad un’escalation di provvedimenti che tassano o mettono in forte difficoltà la popolazione.
Sembra quasi che, chi negli anni è riuscito a mettere da parte qualcosa per sè e magari per la propria famiglia, debba essere punito per questo.
Si rischia oltretutto di far passare il pessimo messaggio alla popolazione che fa bene chi sperpera.
La Patrimoniale è un tipo di tassa calcolata sul patrimonio del contribuente, invece che sul reddito; patrimonio che si presume sia stato già tassato in precedenza.
Molti paesi la adottano, l’FMI la consiglia con una certa frequenza a quei Paesi i cui conti pubblici sono in grande affanno. C’è però modo e modo di introdurla. Così com’è stata proposta nella recente bozza di decreto, sarà di forte decremento per la nostra economia e per i consumi interni.
L’esigenza di far cassa oggi, deve coniugarsi con la possibilità di sopravvivere domani. Tassando anche i patrimoni al di fuori dei confini sammarinesi, oltre ad aggiungere dubbi di costituzionalità non solo fra gli addetti ai lavori, si lancerà un bruttissimo segnale agli imprenditori stranieri che hanno creduto in San Marino, investendo e spostando i loro centri di interesse in Repubblica.
Segnale bruttissimo anche nei confronti di coloro che stanno pensando di investire in futuro nel nostro territorio.
Il Governo più che tartassare i soggetti residenti, dovrebbe incentivare ulteriormente l’apertura di nuove attività disposte ad assumere personale, ridurre la disoccupazione, generare nuovo gettito tributario e favorire al contempo le esistenti, che hanno in questi anni bui sostenuto il Paese. In una parola, dovrebbe creare le basi per lo sviluppo e la crescita dell’economia.
La Patrimoniale, così come è stata proposta va nella direzione opposta.
Assurdo non prevedere l’esenzione totale della prima casa, insensato inserire un provvedimento come questo quando già si parla di revisione delle pensioni, sistema igc/iva sui servizi e sulle ditte operanti solo in territorio, rimborso igr su smac, richiesta prestito a FMI con conseguenti ripercussioni al ribasso sul tenore di vita, se non si pongono i giusti paletti e non si fa chiarezza sul come, quando e in quanto questo eventuale prestito verrà gestito e restituito.
Il consumatore rischia di vedere il proprio potere d’acquisto/sostentamento ridotto al lumicino, con la conseguenza del progressivo spegnimento di San Marino.
L’unione Consumatori Sammarinesi chiede che si convoglino tutte le forze in campo per implementare lo sviluppo della Repubblica, ridurre gli sprechi laddove ce ne sono e non per tassare, perché come diceva Winston Churchill “Una nazione che si tassa nella speranza di diventare prospera è come un uomo in piedi in un secchio che cerca di sollevarsi tirando il manico”.
Francesca Busignani, presidente UCS

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