San Marino. Una riduzione da 320 euro al mese fino a 880 euro al mese. È quanto ha deciso il governo per tagliare gli stipendi dei dirigenti pubblici. Lo si apprende dalla delibera numero 2 del 30 aprile scorso (la seduta durante la quale il governo ha anche emesso il decreto sulla patrimoniale) che riguarda l’adozione del Decreto Delegato “Modifica al trattamento retributivo della Dirigenza Pubblica”. “Sentito il riferimento del Segretario di Stato per gli Affari Interni, la Funzione Pubblica” si legge nella delibera, facendo anche riferimento a quanto previsto da una serie di leggi e decreti, l’esecutivo ha adottato il decreto che diventa quindi subito esecutivo dopo la promulgazione da parte della Reggenza.
Il decreto si riferisce ai dipendenti la cui nomina o rinnovo sia avvenuto “in data successiva all’entrata in vigore della Legge 21 dicembre 2017 n.147”. Il taglio è mensile e riguarda i prossimi tre anni: 2018, 2019 e 2010 e prevede tagli, a seconda dei vari livelli da un minimo di 320 euro, fino a 440, 560 e 880 euro. Inoltre prevede anche un taglio della componente retributiva degli stipendi legata al raggiungimento degli obiettivi, pari al 30%.
Si tratta di una misura che “tiene conto delle esigenze di contenimento della spesa” e che riguarda “tutti i Dirigenti e Direttori del Settore Pubblico Allargato ivi compresi gli appartenenti al corpo sanitario, alla carriera diplomatica, ai membri del Comitato Esecutivo dell’Istituto per la Sicurezza Sociale, ai membri della Direzione Generale della Funzione Pubblica (DGFP), al Direttore Generale di Poste San Marino S.p.A”. Qui il link al decreto tagli stipendi dirigenti pubblici. (Fonte: San Marino News)
