La CSU all’incontro sulle banche con “il governo che non c’è”

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San Marino – Avevamo il sentore che dagli incontri più o meno riservati che sono avvenuti negli ultimi giorni tra il Governo, ABS e Banche sammarinesi, non sarebbe emerso nulla di concreto e di sostanziale rispetto all’illegale ed illegittimo recesso degli allegati contrattuali del settore bancario. Non solo, ma la CSdL e la CDLS avevano già incontrato gli esponenti del Governo nella mattinata del 26 Giugno, in occasione dello sciopero attuato dai Dipendenti della Banca di San Marino S.p.A. In quell’occasione il Sindacato aveva proposto, con senso di responsabilità e concretezza, una ipotesi di soluzione rispetto agli atti illegali posti in essere dalle singole banche, con il silenzio complice del Governo (che, tra l’altro, è proprietario di una banca che ha dato recesso illegittimo). Nel concreto la CSdL e la CDLS, come da normale e consolidata prassi per quanto riguarda i contratti di lavoro, avevano proposto di ritirare i “recessi”, comunicando una più normale e legale “disdetta” degli accordi vigenti.

Il Governo, dopo aver attivato il 10 Aprile scorso un tavolo di confronto sulle problematiche del settore, è rimasto latitante ed in imbarazzante silenzio fino ad oggi, nonostante che nel frattempo siano avvenuti fatti gravissimi quali: in data 25 Aprile la comunicazione dei “recessi” illegali ed altre inadempienze che riguardano anche il Contratto Collettivo Nazionale di lavoro del settore (policy spese legali e mancato rispetto dell’Art. 40). Nell’incontro di oggi ci aspettavamo risposte concrete e decisive da parte del Governo, visto il ruolo di mediatore che si è assunto nei confronti di ABS, banche e parti sociali. I Segretari Celli e Zafferani oggi non hanno avuto la volontà di esercitare il ruolo che spetta ad un Governo autorevole, che governi con equilibrio le difficoltà contingenti. È  emerso chiaramente che da parte dell’Esecutivo non vi sarebbe stata alcuna iniziativa per fare rientrare la situazione di illegalità messa in atto, senza alcuno scrupolo, da parte delle banche interessate.

La delegazione della CSdL e della CDLS, unitamente ai rappresentanti sindacali delle principali banche, hanno chiesto ai Segretari di Stato quale fosse la mediazione raggiunta dal Governo. Per tutta risposta si è assistito ad un silenzio imbarazzante dell’Esecutivo, in loro vece è intervenuto il Presidente dell’ABS. A questo punto, visto che le OO.SS. avevano preannunciato che avrebbero lasciato il tavolo in mancanza di una risposta da parte del Governo, preso atto della latitanza dell’Esecutivo, gli esponenti della CSdL e CDLS ed i rappresentanti sindacali hanno coerentemente comunicato di lasciare la riunione. Da parte del Governo è emerso chiaramente un inaccettabile atteggiamento “pilatesco”. Un Esecutivo autorevole non può piegarsi ai voleri dell’Associazione Bancaria, senza tenere conto, anzi, ignorando i diritti dei lavoratori del comparto e la tutela “senza se e senza ma” della legalità.

CSdL  –  CDLS

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