ECF: quella fusione non s’ha da fare!

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San Marino. Tanto tuonò che infine piovve. Da giorni, anzi settimane, il malumore serpeggiava tra i soci di Ente Cassa Faetano, proprietario di circa il 90 per cento di Banca di San Marino. Il rimanente è diviso tra 1.800 soci che hanno sottoscritto le azioni della banca.

L’intenzione di fusione con Cassa di Risparmio, prima negata a gran voce, poi ammessa come progetto da portare avanti, proprio non è piaciuta a nessuno. Così, stamattina, un gruppo di soci di ECF si è presentato in conferenza stampa per esprimere tutta la propria contrarietà e per annunciare l’avvio di una raccolta firme finalizzata a fermare il progetto.

Capofila dell’iniziativa è Giuseppe Guidi, che ha chiaramente illustrato il diniego a qualsiasi integrazione, fusione, cessioni di rami d’azienda o attività patrimoniali e, più in generale, a qualsiasi operazione di finanza straordinaria tra Bsm e Carisp. Fa riferimento a una perdita di valore, a fuga dei depositi e a una diminuzione della fiducia della clientela. I soci firmatari parlano di un “tentativo di azzerare la storia, le tradizioni e i valori fondanti” dell’istituto di credito. In questi termini è anche una lettera inviata al Cda dell’Ente, corredata da ben 131 firme. Di seguito il testo integrale.

I sottoscritti firmatari “soci” dell’Ente Cassa di Faetano

– considerati i comunicati stampa ufficiali emessi dal C.d.A. della Banca di San Marino S.p.a., riguardanti l’avvio della fase di studio per una possibile integrazione con la Cassa di Risparmio della RSM S.p.A., che hanno avuto una forte rilevanza sugli organi di informazione sammarinesi;

– preso atto con forte disappunto della discutibile decisione di affidare l’incarico congiunto con Cassa di Risparmio della RSM S.p.A. ad un unico advisor – KPMG, invece di affidare l’incarico ad uno specifico advisor di fiducia, che possa dare le necessarie garanzie di tutela della ns. Banca;

– rilevato il forte clima di preoccupazione che gli stessi comunicati hanno creato tra la Clientela della Banca, tra gli azionisti della Banca di San Marino S.p.A. e tra i soci dell’Ente Cassa di Faetano e, più in generale, all’interno del Paese;

– preso atto con profondo disappunto che l’avvio di questa attività congiunta con Cassa di Risparmio della RSM S.p.A. sta comportando una tangibile e certa perdita di valore, di flussi di raccolta, di fuga di depositi con rilevante diminuzione della fiducia della Clientela della controllata Banca di San Marino S.p.a. e conseguente perdita di valore della controllata;

– rilevato con profondo disappunto che si sta ponendo in atto un discutibile e censurabile tentativo di azzerare la storia, le tradizioni ed i valori fondanti della Banca di San Marino S.p.A., approcciando una operazione di integrazione con una realtà bancaria quale è la Cassa di Risparmio della RSM S.p.a. che non rappresenta più le storiche tradizioni ed i connotati che l’hanno contraddistinta sin dalla sua nascita  e che – tra l’altro, come ben noto – ha rilevantissime problematiche patrimoniali e di bilancio ed una gestione operativa che risente in modo evidente di decisioni e scelte di tipo meramente politico;

– attesa altresì la superficialità con cui il Consiglio di Amministrazione si è approcciato ad una deliberazione circa la valutazione di una fusione con altro Istituto bancario – operazione classificabile quale straordinaria – senza peraltro aver convocato un’Assemblea dei Soci volta ad ottenere un parere preventivo in merito, il tutto ben lontano e distante da una sana e prudente gestione bancaria, confermando così l’atteggiamento irrispettoso verso la base sociale;

– ricorrendo inoltre le azioni a tutela del patrimonio dell’Ente in ordine alla partecipazione detenuta in Banca di San Marino S.p.A.

CHIEDIAMO a norma dell’Art. 8 dello Statuto,

che si proceda senza indugio e con la massima solerzia alla convocazione dell’Assemblea Straordinaria dell’Ente Cassa di Faetano, da tenersi in giornata festiva affinché tutti gli aderenti alla medesima richiesta possano partecipare e, se del caso, a porte chiuse, onde evitare ulteriori danni  anche di immagine alla Banca di San Marino S.p.A., con seguente Ordine del Giorno:

  1. Deliberazione preventiva di diniego a qualsivoglia genere di integrazione e/o fusione, cessione di rami di azienda e/o attività patrimoniali ovvero qualsivoglia altra tipologia di operazioni di finanza straordinaria in generale, fra Banca di San Marino S.p.A. e Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino S.p.A. e provvedimenti conseguenti.

Gli stessi sentimenti attraversano anche molti soci della banca. Non è escluso che qualche iniziativa parta anche da loro, quantunque un’attivazione in questo senso sia più complicata da attivare.

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