Dal 13° Congresso FUPI il no ai tagli alle retribuzioni dei dipendenti pubblici!

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San Marino – Il 13° Congresso FUPI, nella sua mozione conclusiva, approvata all’unanimità dopo un ricco e appassionato dibattito, concluso nel pomeriggio dall’intervento del Segretario Generale CSdL Giuliano Tamagnini, esprime un forte no ai tagli alle retribuzioni prospettati dal Governo. Si tratta di prelievi forzosi sulla parte salariale del pubblico impiego che annullano esiti contrattuali, frutto di trattative che hanno riconosciuto importanti diritti.

Si riporta di seguito la mozione conclusiva.

Il 13° Congresso FUPI esprime un sentito ringraziamento per la fattiva e costruttiva partecipazione dei delegati, i quali hanno apportato contributi e proposte per lo sviluppo di un’azione sindacale di Federazione sempre più puntuale e incisiva.

Il Congresso condivide e approva:

– Le linee programmatiche individuate nel Documento di Base del 19° Congresso della CSdL;

– La relazione del Segretario di Federazione uscente;

– Le Conclusioni del Segretario Generale;

Il Congresso inoltre:

Esprime forte preoccupazione per l’attuale situazione del bilancio dello Stato in difficoltà per il conferimento di ingenti risorse al sistema bancario.

Il Congresso ribadisce l’assoluta contrarietà ai tagli lineari prospettati per i pubblici dipendenti, sottolineando ancora una volta l’inadeguatezza di una politica che ha fatto la scelta di applicare queste misure ingiustamente punitive, che hanno l’obbiettivo di dividere il fronte dei lavoratori e impoveriscono la capacità di spesa delle famiglie.

In tal senso deve cessare la politica dei prelievi forzosi sulla parte salariale del pubblico impiego; essa infatti annulla esiti contrattuali, frutto di trattative che hanno riconosciuto dei diritti. Non vi è una prassi democratica che possa accettare una impostazione che veda una delle due parti sottrarsi unilateralmente agli impegni presi.

Auspica la ripresa del confronto per il rinnovo del contratto di lavoro della PA, per difendere e rilanciare la contrattazione collettiva del settore Pubblico Allargato, misura indispensabile per riaffermare un rapporto democratico e paritario fra le parti.

Sollecita, quale precondizione di ogni attività di revisione della spesa, la piena applicazione della riforma fiscale quale strumento di equità e redistribuzione delle risorse. In tal senso gli uffici preposti ai controlli vanno dotati di strumenti e di personale adeguato a tale scopo.

SCUOLA

Il Congresso esprime forte preoccupazione per le scelte adottate negli ultimi anni. Si tratta di politiche che, a nostro avviso, vanno ad inficiare la qualità dell’istruzione. Anche il recente Decreto n.121/2018 interviene nella organizzazione della scuola modificando il rapporto alunni/personale docente e rappresenta, sicuramente, un impoverimento dell’offerta formativa.

La modalità di calcolo delle ore di servizio degli insegnanti delle medie e delle superiori è offensiva per i professionisti che vi operano; è miope e priva di ogni utilità ed è indicatore di una visione del mondo scolastico fuori dalla realtà. A questo proposito l’Assise Congressuale appoggia le iniziative sindacali a favore delle rivendicazioni del Settore.

ISTITUTO PER LA SICUREZZA SOCIALE

Il Congresso prende atto di un confronto istituzionale scarso e intermittente. La situazione dell’ISS meriterebbe invece un confronto continuo con le parti sociali, confronto che invece latita.

La legge sulla Dirigenza Medica è stata portata avanti in maniera autoreferenziale e con poca attenzione alle richieste sindacali. Tale provvedimento potrebbe produrre una reazione a catena di altre categorie di lavoratori.

Il nuovo Atto Organizzativo ISS, seppure annunciato a breve, non è stato ad oggi ancora oggetto di confronto, così come il conseguente fabbisogno. I concorsi procedono lentamente e hanno riguardato al momento solo figure apicali.

Il Casale la Fiorina necessita di una particolare attenzione per verificare la rispondenza del Servizio alle esigenze degli ospiti e le condizioni degli operatori impiegati.

Il Congresso si impegna a seguire con attenzione l’evoluzione dell’Atto Organizzativo dell’ISS, al fine di tutelare sia il personale dipendente sia l’utenza, contribuendo altresì al mantenimento degli standard qualitativi di tutti i servizi Sanitari e Socio-Sanitari.

RIFORMA DELLA PA

A dispetto dei propositi annunciati, la piena autonomia della Pa rispetto alla politica è ancora lontana dall’essere realizzata. Si richiede anche una applicazione univoca delle norme in tutti i settori evitando interpretazioni diverse, in particolare negli Enti Autonomi. Sarà pertanto profuso un impegno costante teso alla promozione di iniziative per lo sviluppo di una PA in cui le risorse umane ed economiche trovino un giusto equilibrio e possano contribuire al progresso civile ed economico del Paese.

PRIVATIZZAZIONE DEI SERVIZI

Il Congresso afferma che i settori essenziali dello Stato che si occupano di sanità, istruzione, energia, trasporti, poste, devono rimanere in ambito pubblico. Esprime ulteriore preoccupazione rispetto alla possibilità che, nel fabbisogno, una modifica del numero dei dipendenti sia volta alla esternalizzazione di alcuni servizi.

Riteniamo essenziale che lo stesso concetto di Welfare State sia infatti connesso con la forma di organizzazione pubblica, poiché essa non persegue finalità di lucro, quindi risulta essere la più idonea per servizi a carattere universale, nel rispetto della dignità di ogni persona, al di là della propria capacità di spesa.

Sarebbe altresì opportuno focalizzare l’attenzione sul rafforzamento di quei settori che hanno un potenziale in termini di introiti per le casse statali, anche servizi che precedentemente sono stati in parte affidati ai privati. Tale possibilità è presente per esempio nell’AASS, in ambito farmaceutico, così come nella registrazione dei marchi e brevetti o nel settore della regolamentazione e controllo delle vetture circolanti.

PARI OPPORTUNITÀ

Il Congresso ritiene che la strutturazione dei servizi pubblici dovrebbe considerare il mutamento demografico e favorire le pari opportunità. Il mutamento demografico consiste nella diminuzione delle nascite e nell’aumentata aspettativa di vita. C’è una generazione “di mezzo” di lavoratori che sono oberati dal lavoro di cura versi i figli e verso le generazioni più anziane e con difficoltà riescono a mantenere la propria occupazione.

Per questioni culturali si tratta ancora prevalentemente di donne, ma va sostenuto e favorito con adeguate politiche sociali e contrattuali il cambiamento in atto nella società verso la condivisione genitoriale delle incombenze domestiche e di cura dei famigliari.

Riconoscere alle donne sammarinesi il diritto all’autodeterminazione, ad una maternità consapevole e responsabile è anch’esso un passo necessario di emancipazione.

Andrebbe potenziato l’ambito dei servizi famigliari, per l’infanzia e per la terza età; è centrale la rete di servizi di protezione sociale e di assistenza volta a garantire una vita dignitosa alle singole fragilità, più efficace per l’integrazione del semplice trasferimento monetario dei vari “bonus”.

La conciliazione tra tempi di lavoro e di cura famigliare va ricercata attraverso strutture di supporto capaci di alleviare il lavoro di cura, e orari di lavoro compatibili con i compiti di assistenza famigliare.

FORMAZIONE, AGGIORNAMENTO E SICUREZZA

Il Congresso ritiene che la formazione e l’aggiornamento debbano essere considerati parte integrante e imprescindibile di un processo di riforma della PA e auspicano che il concetto di “formazione permanente” venga assimilato e considerato un diritto/dovere insito nel ruolo di pubblico dipendente. A tal proposito l’accordo che regolamenta la formazione dei Pubblici Dipendenti firmato con la Funzione Pubblica è un buon punto di partenza per garantire il piano formativo annuale.

La FUPI concentrerà il proprio impegno affinché si acceleri il percorso di adeguamento strutturale degli edifici pubblici, tenendo conto del risparmio energetico e delle fonti di energia rinnovabili, per il raggiungimento degli standard di massima tutela della salute pubblica e della sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro. Riteniamo importante avviare una trattativa per adeguare le coperture assicurative dei pubblici dipendenti che tenga conto delle specificità dei settori di lavoro.

CONDIVISIONE DI INTENTI

L’Assemblea Congressuale, infine, rinnova l’auspicio affinché l’impegno e l’attività della Federazione possa trovare la massima condivisione all’interno della CSdL e della CDLS, in un’ottica di unità di intenti e di azione attraverso la Centrale Sindacale Unitaria.

Approvata all’unanimità

 

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