Anis: le raccomandazioni FMI devono essere tradotte in riforme e crescita

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San Marino.  “Stabilità e debito basso erano dei valori importanti per San Marino e devono tornare ad esserlo. Le raccomandazioni del FMI non possono ancora restare inascoltate, ma devono essere tradotte in riforme e crescita”

L’Associazione Nazionale Industria San Marino ha incontrato nei giorni scorsi la delegazione del Fondo Monetario Internazionale per condividere una riflessione generale sulla difficile situazione economica di San Marino, come già evidenziato dai dati del Bilancio pubblico. Mercato del lavoro, sistema bancario, IVA e Bilancio dello Stato: questi i temi su cui i rappresentanti ANIS hanno focalizzato l’attenzione ed espresso tutte le proprie preoccupazioni e aspettative.

Oggi, alla luce del report conclusivo dei tecnici del FMI, è opportuno ribadire che ancora una volta San Marino si è presentato all’importante appuntamento senza aver completato le necessarie riforme già evidenziate negli anni precedenti. E questo ritardo, di fatto, ha solo peggiorato la situazione.

È necessario quindi che le raccomandazioni del FMI vengano tradotte in riforme e interventi per lo sviluppo, se non vogliamo assistere ad un deterioramento ulteriore dei conti pubblici. Come ricordato in altre occasioni, infatti, la stabilità socio-economica e un basso livello di indebitamento sono sempre stati, in passato, due valori molto importanti per San Marino, capaci di attrarre imprese e capitali in territorio. Oggi purtroppo non è più così, ma quello che preoccupa è la facilità con cui tali fattori negativi siano stati quasi storicizzati, come se fosse normale aumentare il debito pubblico solo per pagare spese correnti o coprire i disavanzi del sistema bancario. Il tutto senza mai intervenire sui reali problemi del sistema, apportando i necessari correttivi e completando le riforme. È disarmante la mancanza di una reazione – anche d’orgoglio – di fronte a questi rischi sistemici, che potrebbero condannare per molti anni a venire l’economia del Paese e di conseguenza intaccare il benessere diffuso a cui siamo abituati.

Il Governo, la maggioranza e la minoranza, dovrebbero invece fare di tutto per evitare il peggio, velocizzando tutte le azioni volte ad un miglioramento dei conti pubblici e al rilancio dell’economia sana del Paese. È chiaro che, come ha ricordato anche il FMI, ci sia l’urgenza di rimettere in sicurezza il settore bancario, ma questo non potrà avvenire semplicemente aumentando il debito pubblico per coprire, oltre a quelle dello Stato, anche le inefficienze dei singoli istituti. Occorre un piano chiaro, credibile e sostenibile, che possa essere finalmente condiviso da tutte le forze politiche e sociali, perché in gioco c’è il futuro del nostro Paese e non gli interessi di una sola parte.

È con questo spirito che ANIS rilancia, con ancora più forza e determinazione, l’appello a tutti i protagonisti della vita pubblica, sociale ed economica del Paese, affinché con senso di responsabilità si apra finalmente il cantiere per un vero Piano di Stabilità e di Sviluppo di San Marino.

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