Un “veicolo di sistema” per la gestione dei 550 milioni di Npl nelle banche

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San Marino. Ci sono altri Npl nel sistema bancario sammarinese, oltre a quelli riferibili al Gruppo Delta che sono stati già ceduti e una commissione tecnica dell’Associazione Bancaria Sammarinese ha predisposto un piano per gestirli. Vediamo come.
Secondo il “Progetto NPL”, elaborato dalla commissione tecnica presieduta da Matteo Mularoni, al 30 settembre 2018, nelle cinque banche sammarinesi aderenti ad Abs, c’erano 550 milioni di euro di crediti non performanti, garantiti da “sottostante immobiliare” per circa 500 milioni. Sulla base di questo assunto – ovvero l’elevato livello di garanzia – si presume che sia ragionevolmente sostenibile l’operazione di cartolarizzazione, attraverso un “Veicolo di Sistema”. Ma chi dovrebbe investire risorse nel “Veicolo di Sistema”? La relazione contempla sia investitori istituzionali sammarinesi che esteri e tra i sammarinesi si ipotizzano i gestori dei fondi pensione Iss e Fondiss che potrebbero investire parte dei 500 milioni di euro circa, di cui dispongono.
Quale pre-condizione del progetto, finalizzato ad una maggiore stabilità del sistema bancario sammarinese, si indica la modifica delle regole per rendere più efficace e veloce la procedura di recupero crediti ed anche l’apertura del mercato immobiliare ai forensi. Il progetto prevede che il corrispettivo dovuto per la cessione degli Npl equivalga al valore netto contabile ed anche articolate garanzie per tutti i protagonisti ma la Csu – unica organizzazione a commentarlo pubblicamente – l’ha definito una “provocazione”.

 

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