Apas: “Tutti morti i pesci di Gorgascura”

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San Marino. L’APAS denuncia pubblicamente lo scempio avvenuto in questo fine settimana ai danni degli organismi acquatici della Riserva Integrale di Gorgascura.
La siccità perdura inesorabilmente da oltre tre mesi, mettendo in ginocchio vegetazione e fauna selvatica, tuttora le poche piogge sopraggiunte non hanno minimamente risolto il problema. L’APAS (Associazione Sammarinese Protezione Animali) due mesi fa aveva chiesto a gran voce, sulla base dall’Art. 86 del Codice Ambientale, il divieto di captazione delle acque superficiali e sotterranee per uso privato, cosa che ha trovato riscontro a livello istituzionale, tradottasi poi in pubblica ordinanza. La Segreteria di Stato al Territorio e Ambiente con una nota di inizio agosto, indirizzata all’AASS, sulla base delle norme vigenti, aveva richiesto inoltre di limitare la captazione di acqua al fine di garantire il deflusso minimo vitale per la sopravvivenza della fauna ittica del tratto di torrente della Riserva Integrale di Canepa e Gorgascura. Eppure, nello scorso fine settimana il flusso si è completamente interrotto, determinando la moria totale dei pesci, come i rari Barbi quasi scomparsi nei torrenti locali, Vaironi, i Cavedani, il granchio di fiume e altri organismi di importante valenza ecologica. Da aggiungersi poi che le poche pozze d’acqua, che per un certo periodo si erano conservate nel tratto del torrente e che rappresentavano provvidenziali punti di abbeveraggio per gli animali selvatici, sono completamente scomparse, lasciando il posto ai sassi e al fango.
L’APAS si chiede: di chi sono le responsabilità? Perché non si effettuano i controlli necessari per monitorare il livello dell’acqua secondo le normative in vigore? Perché dev’essere sempre l’ambiente naturale a pagarne le spese?

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