San Marino aderisce alla Giornata Mondiale contro il Razzismo

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San Marino. Oggi in tutto il mondo si celebra la Giornata Mondiale contro ogni forma di Razzismo, indetta dalle Nazioni Unite in ricordo del massacro di Sharpeville del 1960, la giornata più sanguinosa dell’apartheid in Sudafrica. Quel giorno 69 manifestanti neri vennero uccisi da 300 poliziotti bianchi che protestavano contro l’introduzione dell’Urban Areas Act, provvedimento che imponeva ai cittadini sudafricani neri di esibire uno speciale permesso se fermati nelle aree riservate ai bianchi.
Anche a San Marino, grazie al contributo e alla collaborazione della Commissione per le Pari Opportunità, la giornata di oggi è occasione di confronto, sensibilizzazione e confronto su un tema quanto mai attuale, purtroppo. Giornali e notiziari sono pieni di episodi di intolleranza, che affondano le proprie radici nella cultura della paura; la xenofobia è all’ordine del giorno.
A San Marino molto è stato fatto per promuovere la parità di trattamento e rimuovere le discriminazioni fondate sulla razza e l’origine etnica: dalle modifiche apportate al codice penale, alla firma della Convenzione sulla Criminalità Informatica, dai progressi sull’accesso alla naturalizzazione fino alla revisione della normativa sulla durata dei permessi di soggiorno e di lavoro per stranieri. E’ in questa direzione che si inserisce anche il recente ordine del giorno approvato in Consiglio, presentato dai gruppi consiliari di maggioranza a seguito di un monito della Reggenza che invitava a non dimenticare mai le nostre origini e a fare la nostra parte, seppur piccola, al pari degli altri paesi rispettando gli accordi internazionali. Ordine del giorno che impegna il Consiglio al sostegno dei diritti dei rifugiati e delle persone vittime di condizioni politiche ed economiche tragiche, intensificando i rapporti con l’Italia e sviluppando micro-progetti per l’accoglimento di migranti e rifugiati, rispettando i punti relativi alla tutela dei diritti dei migranti contenuti all’interno dell’Agenda 2030.
Questo quanto è stato fatto, ma tanto c’è ancora da fare. Proprio in questi giorni è uscito il 5° Rapporto della Commissione antirazzismo del Consiglio d’Europa (ECRI) che, oltre a riconoscere i significativi progressi compiuti dal nostro Paese, evidenzia, fra le altre cose, la necessità di istituire un organismo indipendente specializzato nella lotta contro il razzismo e la discriminazione razziale a livello nazionale.
Fa riferimento alla quarta raccomandazione ECRI la richiesta presentata ieri dalla Commissioni per le Pari Opportunità, ricevuta in udienza dall’Eccellentissima Reggenza proprio in relazione alla Giornata Interazionale contro il Razzismo. Alla presenza del Segretario di Stato alla Sanità Franco Santi, la Commissione, richiamando i recenti sentimenti di intolleranza e xenofobia espressi da una parte della cittadinanza sammarinese attraverso il fenomeno dell’hate speech sui social network e persino su alcuni mezzi di informazione, ha chiesto alle autorità politiche di valutare l’istituzione di un organismo preposto al monitoraggio dei fenomeni di intolleranza, di razzismo e di hate speech sul web, sui giornali e nella società civile.
Le Segreterie di Stato per gli Affari Esteri e per la Sanità concordano con la Commissione sulla necessità di accrescere una coscienza multi-etnica e multi-culturale nell’opinione pubblica e, in particolare, fra i giovani, e condividono la convinzione che San Marino, forte della sua storia, dei suoi valori cristiani e degli insegnamenti dei suoi antenati, debba essere un esempio di tolleranza e di difesa della dignità umana che non può mai essere lesa, in nessuna circostanza.

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