Francesco Chiari: buon compleanno Repubblica!

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San Marino. Ho sempre sostenuto che la miglior Politica, quella con la “P” maiuscola nasca dall’azione quotidiana di ognuno di Noi. Ognuno infatti nel suo piccolo o grande ruolo può fare la differenza e la somma delle azioni di tutti i giorni da parte di tutti Noi fanno la qualità della società in cui viviamo. Questo è tanto più vero quanto più questa società è piccola e compatta, ma è vero anche che in una comunità ristretta ogni piccola incrinatura scricchiola fragorosamente.

L’altro assioma su cui si basa non solo la mia teoria è che la rappresentanza politica, in quanto tale, sia lo specchio in miniatura dell’umore sociale, del livello culturale, del sentimento di continuità o di rottura di un popolo. Dunque lamentandosi della classe politica si commette un errore fondamentale perché in realtà ci stiamo lamentando inconsapevolmente di Noi stessi e della nostra incapacità di cambiare lo stato delle cose, sperando forse che arrivino degli extraterrestri che invertano la tendenza, ma senza toccare l’orticello di nessuno, il piccolo privilegio acquisito o qualunque cosa ci vada già bene così com’è.

Beh, ho una cattiva notizia: quegli extraterrestri non esistono. Per contro, come da tradizione, c’è anche la notizia buona: dobbiamo capire che quegli strani omini saggi che vengono da lontano possiamo essere Noi e la ricetta per migliorare la società, nella sua cultura politica, ovvero nell’arte del buon governo, già alberga dentro i nostri cuori e come tutte le reazioni chimiche ha bisogno di tempo, impegno e costanza.

Così per onorare i “millesettecentodiciotto” anni dalla morte del Santo Marino o, per i più laici, dalla fondazione della Repubblica, che lo ricordo, è la più antica al mondo, credo che il modo migliore sia quello di reimpostare le basi di un dialogo civile prima di tutto tra Noi cittadini Sammarinesi e di conseguenza tra i rappresentanti della politica, anziché vomitarsi addosso insulti come accaduto troppo spesso di recente; sia quello di sentirsi custodi della Cosa Pubblica, anziché padroni del proprio piccolo orticello; sia quella di impegnarsi quotidianamente nel proprio ruolo, con onestà e perseveranza, anziché sperare che i soldi crescano ai bordi della strada senza preoccuparsi del concime che si è usato. Si, perché dobbiamo ricordarci che pace, libertà e di conseguenza l’arte della diplomazia, che altro non è che l’empatia di una società, sono stati e continuano ad essere i fondamenti della nostra indipendenza durante il trascorrere dei secoli, di questo piccolo territorio che i più grandi statisti, imperatori e condottieri hanno definito “un grande Stato”. Ciò è ancor più vero e importante oggi, dove con tutti i pregi della globalizzazione spesso fatichiamo nel far emergere nettamente la nostra identità di Popolo Sammarinese.

Quindi ti auguro con tutto il cuore Buon Compleanno San Marino, con l’impegno di rispettare, ascoltare e aiutare i miei concittadini, chiedendo loro di fare lo stesso, cosicché la Politica torni ad avere la “P” maiuscola ed essere lo specchio più vero di questa società che è l’anima di una piccola, grande, onorata Antica Repubblica.

W San Marino, W la Libertà.

Francesco Chiari

Nell’immagine: Il bozzetto del volto del Santo Marino scolpito da Aldo Volpini sulla parete della Cava degli Umbri

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