2° Trofeo a squadre miste di judo “Roberto Hatfull”

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San Marino. È andato in onda alla palestra Acquaviva Hall di Acquaviva, il 2° Trofeo Roberto Hatfull di Judo, gara a squadre miste, tre maschi e tre femmine che si scontrano con gli omologhi di peso e categoria.

La gara si svolge in incontri di andata e ritorno con eventuale bella.

La rappresentativa sammarinese ha tutte le intenzioni di prendersi la rivincita sulla rappresentativa dell’Emilia Romagna, vincitrice dell’edizione 2017 proprio su San Marino. Per questo presenta una formazione agguerritissima, con tre atleti sammarinesi, Paolo Persoglia categoria senior -90kg, Francesco Casadei Valentini cadetto -73kg e Filippo D’Angelo esordiente B -66kg; completano la formazione tre ragazze in prestito dal Judo Fazi Club Pesaro, Nicoletta Russo Esordiente B -52kg, Lucrezia Carletti Junior -63kg e Margherita Spadoni Cadetta di -57kg del Judo Sakura Osimo.

Le gare di andata sono subito molto combattute e incerte e alla fine il risultato è di 3-3, con la vittoria che va all’Emilia Romagna per la differenza dei punti Judo.

Al ritorno Margherita Spadoni inverte la tendenza vincendo sulla sua omologa Chiara Degli Angioli, unendo la sua vittoria alle solite di Paolo Persoglia, Filippo D’Angelo e Nicoletta Russo, portando il risultato sul 4-2 per San Marino. Lo stesso risultato si ripete nella bella e San Marino vince il Trofeo Roberto Hatfull 2018.

Ma se il punteggio può sembrare netto, la vittoria è stata invece incerta fino all’ultimo incontro che vedeva di fronte Paolo Persoglia contro il russo-romagnolo Petru Frunza, dotato di una forza e resistenza veramente notevoli. Certamente sovrastato tecnicamente da Paolo che vince facilmente per ippon i primi due incontri per uchi-mata, il quale però non ha ancora la benzina per tre incontri così tirati edi questo ne approfitta Pietro che lo incalza cercando il colpo risolutivo fino alla fine dell’incontro che termina in parità. Si va immediatamente all’extra time e, mentre le previsioni sembrano arridere al romagnolo, ecco il guizzo del campione che permette a Paolo di raccogliere le risorse residue, entrare a sorpresa nella guardia avversaria abbracciandolo contemporaneamente a una tecnica di ko-soto toshi (sgambetto all’indietro) lo porta a terra per l’ippon che dà la vittoria finale a San Marino. L’esultanza esuberante di Paolo descrive perfettamente la tensione accumulata e rende onore al comportamento di Pietro.

Da rimarcare il comportamento di Filippo D’Angelo che ha portato tre vittorie alla squadra, tutte per ippon e con diverse tecniche, con naturalezza e freddezza tipiche del veterano, nonostante l’ottima tenuta, bravura e aggressività del suo avversario, Lorenzo Cardillo. La tecnica in makikomi con cui Filippo è arrivato alla terza vittoria è stato molto apprezzato dal pubblico, nella sua bellezza istintuale. Ma non montiamogli la testa, la strada è lunga e la fatica tanta.

Ottime anche le tre vittorie di Filippo Gibertini, atleta di Luca Cainero, che ha mostrato grande varietà di tecniche e una lotta a terra notevole con grande facilità di concludere in leve articolari sul sammarinese Francesco Casadei Valentini, apparso ancora acerbo, essendo anche più giovane dell’avversario, ma fisicamente e agonisticamente promettente.

Tra le donne spiccano le tre vittorie dell’emiliana romagnola Sofia Fiora, capace di far seguire una leva articolare sontuosa ad un tentativo di salvataggio da Tomoi-naghe della sammarinese-marchigiana Lucrezia Carletti che ha cercato di rendergli la vita difficile, opponendo tecnica, aggressività, resistenza, anche se in questo momento Sofia le è superiore. Ma mettere nel mirino i migliori aiuta a crescere.

Altra ragazza degna di nota è Nicoletta Russo che ha sconfitto la dirimpettaia Michela Cicchetti con due ippon e un wazari. Questo è stato uno dei confronti più combattuti ma Nicoletta ha avuto la capacità di condurre sempre l’incontro, con grande personalità e sicurezza di sé.

L’incontro tra Margherita Spadoni e la romagnola Chiara Deli Angioli che veniva da un infortunio alla spalla sinistra e un calo peso impegnativo. Chiara si aggiudica quasi facilmente il primo incontro per ippon e quando il secondo sembra seguire la linea del primo si verifica la metamorfosi di Margherita che continua a crescere, passando da una resistente difesa ad uno spavaldo offensivismo conquistando due vittorie fantastiche per wazari e ippon nella bella.

Finisce con vicendevoli complimenti tra gli atleti e i tecnici, l’emiliano-romagnolo Mauro Bisi e i sammarinesi Giacomo Gennari e Giovanni Troia che si sono alternai nella guida degli atleti dalla sedia. Finale con foto ricordo di tutti, con arbitri compresi. Non succede in tutte le discipline sportive. Ma questo è il Judo.

 

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