Prosegue la visita di valutazione del gruppo GRETA del Consiglio d’Europa

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San Marino Proseguono a Palazzo Begni gli incontri richiesti dai valutatori del GRETA (Gruppo d’Esperti del Consiglio d’Europa contro la tratta degli esseri umani) con i Servizi e le Istituzioni della Repubblica maggiormente coinvolti nella prevenzione di tale fenomeno.
Nel corso delle due giornate di lavoro, è emerso un quadro di riferimento che sottolinea, in larga misura, l’assenza del fenomeno, ma che richiede comunque l’opportunità di mantenere alte l’attenzione e l’allerta su possibili forme di pregiudizio o di sfruttamento di diritti umani fondamentali, così come previsti dalle norme della Convenzione del Consiglio d’Europa, di cui San Marino è Stato membro.
La mattinata odierna è stata dedicata agli incontri con i Rappresentanti dell’Esecutivo, per informare circa l’adeguamento ai dettami della Convenzione, nonché per fornire indicazioni sulle politiche che si vorranno adottare al riguardo. Sono stati in successione incontrati: il Segretario di Stato agli Affari Esteri, Nicola Renzi, il Segretario Particolare, Sabrina Fantini, in rappresentanza del Segretario di Stato agli Interni, il Segretario di Stato all’Industria, Andrea Zafferani, il Direttore del Dipartimento Cultura e Turismo, Gloria Licini, in rappresentanza del Segretario di Stato al Turismo, il Direttore del Dipartimento Territorio e Ambiente, Eleonora Guidi, in rappresentanza del Segretario di Stato al Territorio, il Direttore del Dipartimento Istruzione, Francesco Berardi, in rappresentanza del Segretario di Stato alla Pubblica Istruzione.
Il Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Nicola Renzi, si è detto soddisfatto per il secondo ciclo di valutazione che richiama, tra l’altro, ad un sempre maggior impegno in direzione di una prevenzione e di un monitoraggio costanti su fenomeni distorsivi, attualmente assenti in Repubblica. Renzi ha rilevato condizioni incoraggianti sul territorio, considerati soprattutto i dati statistici provenienti dal mondo del lavoro, che denotano una seria e precisa rilevazione delle condizioni oggettive cui sono sottoposti i lavoratori di qualunque estrazione.
Resta prioritario il tema della formazione, che ad oggi investe soprattutto alcuni settori maggiormente esposti al fenomeno; a tal riguardo si ritiene necessario incoraggiare l’attivazione di percorsi formativi specifici a partire dai prossimi anni.

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