Il giuramento dei Sessanta

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Quanta emozione, oggi, nell’aula consiliare! Quante facce nuove, soprattutto giovani. Non c’è dubbio, il Consiglio Grande e Generale è cambiato molto. Sono davvero pochi quelli che vantano un’esperienza di tre o quattro legislature.

E dopo i flash dei fotografi, la mano sul cuore, o sui Vangeli, per giurare fedeltà alla Repubblica e alle sue istituzioni, il saluto della Reggenza: “Ai più giovani, in particolare, esprimiamo il nostro compiacimento per la loro partecipazione attiva alla vita politica e istituzionale del Paese: il loro entusiasmo, le loro energie, il loro apporto innovativo rappresentano risorse estremamente preziose per affrontare con successo le sfide di una società in continua e rapida evoluzione”.

Quindi, i Capi di Stato proseguono: “Prendiamo atto con soddisfazione anche della maggior presenza femminile nella composizione del Consiglio Grande e Generale rispetto alla precedente legislatura: una presenza che auspichiamo possa essere sempre più rilevante per garantire un maggior equilibrio di genere, una maggior attenzione alle istanze provenienti dal mondo femminile e per valorizzare appieno il contributo delle donne sammarinesi nell’interesse dell’intera collettività. Auspichiamo che il Consiglio Grande e Generale, in quanto più alta espressione della sovranità popolare e della democrazia rappresentativa, possa sempre più essere la sintesi di tutte le componenti – economiche, sociali, professionali – della nostra comunità”.

Quindi, si entra subito nel pieno dei lavori. La prima emergenza è la legge di bilancio, discussa più volte in questo giorno sul tavolo della maggioranza e negli incontri con le altre coalizioni.

Un accordo ormai c’è. Anche se Adesso.sm ci tiene a precisare che “Non è il bilancio della coalizione”. Ma sottolinea anche la soddisfazione per avere trovata la quadra sul “pacchetto trasparenza.

Sono invece preoccupate le organizzazione datoriali e perfino l’Ordine degli Avvocati a Notai, e quello dei Commercialisti ed esperti contabili.

Non c’è stato il tempo per il classico confronto con le parti sociali e adesso preoccupano gli articoli 39 e 40, sulla responsabilità civile degli esponenti aziendali di istituti di credito ed azioni revocatorie. Vengono sollevati problemi di costituzionalità e si chiede venga chiarita l’assoluta esclusione di profili di retroattività delle norme. Rimangono invece dubbi sull’articolo che riguarda modifiche alla legge su stampa ed editoria, sottolineate anche dal Direttivo della Consulta per l’informazione.

Adesso.sm vuole voto palese ed interventi brevi per chiudere la partita in fretta.  Ma a questo punto, l’Aula è sovrana e le dinamiche politiche sono difficilmente preventivabili.

 

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