Consiglio Grande e Generale, è scontro sui temi etici

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Il Consiglio Grande e Generale si cimenta sui temi etici. Per una volta, il dibattito è di alto profilo, non la solita schermaglia tra maggioranza e opposizione. Il tema della vita e della morte e l’ora di religione a scuola registrano una visione laica e liberista, e una visione più marcatamente fideistica. Due schieramenti netti, che non rispettano i confini di partito e tagliano trasversalmente l’Aula. Le posizioni sono ben documentate, toccano la filosofia, la scienza, la fede, i diritti umani. Spesso sono accorate, a dimostrazioni di quanto certi valori siano di piena appartenenza dei rispettivi relatori.

Forse, l’unica cosa che la politica – il Consiglio Grande e Generale – ha dimenticato di sottolineare è che, in una società veramente democratica non è mai accettabile che una parte, qualunque essa sia, prevalga sull’altra e che il “vero compito” delle istituzioni è solo quello di garantire al cittadino gli strumenti della libera scelta.

Ma veniamo alla pura e semplice cronaca. In scaletta c’è l’istanza d’arengo che chiede di declinare il principio di sussidiarietà nell’assistenza delle donne in gravidanza. Torna quindi la riflessione sull’aborto, definito dall’Istanza una sconfitta della comunità civile e la fine della speranza per una civiltà che desideri affermarsi umana. Tema affrontato recentemente nell’esame del testo di legge sulla maternità consapevole. Non passa per 37 voti contrari contro 12 favorevoli.

Di seguito la richiesta di esplicitare il principio della dignità e dell’inviolabilità della vita umana, dal concepimento sino alla sua fine naturale. Respinta per 20 voti contro 32.

Le più attese sono sicuramente le tre istanze d’arengo sull’ora di religione a scuola. Si vuole favorire dialogo ed eliminare stereotipi. La maggioranza propone quindi un odg per aprire un confronto sugli accordi esistenti in materia di insegnamento della religione cattolica, parificare gli insegnanti e superare “l’esonero” con l’adozione di uno un istituto che assicuri libertà di scelta e proponga un percorso alternativo, relativo ad ambiti attinenti alle diverse culture religiose senza che gli studenti subiscano svantaggi.

Nessuna delle tre passa, ma forse l’odg della maggioranza, se realmente applicato, potrà eliminare qualche distanza.

In serata si è apre il dibattito sul progetto di legge di iniziativa popolare sulla responsabilità civile dei crediti monofase e crediti d’imposta alle banche. È un tema molto sentito dai cittadini in un periodo in cui i conti sono asfittici e l’economia non parte. Serve una soluzione di tipo strutturale, dice il Segretario alle Finanze per il recupero dei crediti monofase. E chiede, dopo il dibattito, un approfondimento non solo politico, ma anche tecnico, amministrativo e giuridico. Con l’apertura di un tavolo di confronto che coinvolga il comitato promotore. Alessandro Cardelli pungola la maggioranza, in particolare Civico10. Fa notare le incoerenze. Si chiede se siano tutti d’accordo su questo tema e punta il dito contro una delibera del Congresso su una transazione fra Governo e un’azienda privata su un debito monofase.

Domani pomeriggio si aprirà un altro tema caldissimo, quello sulle telecomunicazioni, con la relazione del Segretario all’Economia Andrea Zafferani, che annuncerà il piano del governo per risolvere il problema delle comunicazioni mobili e della trasmissione dati via internet.

 

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