Avvocati e Notai, la politica stia lontano dalla Magistratura

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Nel pomeriggio di ieri, 28 febbraio 2017, si è riunita l’Assemblea dell’Ordine degli Avvocati e Notai (OAN) per analizzare e dibattere della pubblica presa di posizione del Consiglio Grande e Generale sul Collegio Garante nonché dello stato della Giustizia.

L’Assemblea ha pienamente condiviso la ferma presa di posizione espressa dal Consiglio Direttivo con il comunicato stampa dello scorso 22 febbraio e ha inteso rimarcare l’assoluta  inopportunità dell’intervento del Consiglio Grande e Generale, teso a condizionare il libero giudizio del Collegio Garante chiamato  ad esprimersi sulla legittimità costituzionale di una norma di legge nell’ambito di un processo presso il Tribunale della Repubblica di San Marino, sollevata dall’imputato (e non d’ufficio dal Giudice come da qualcuno erroneamente riportato).

L’OAN, lungi dall’essere direttamente interessato all’esito della questione sottoposta al Collegio Garante, vuole unicamente evidenziare che al fine di un libero, sereno e indipendente giudizio, che è precetto costituzionale, la politica deve rimanere lontana da ogni ordine e grado della Magistratura e quindi anche dal Collegio Garante che, organo di rango costituzionale, è il Giudice che vigila sull’organo legislativo e ne è il controllore di legalità.

Quanto accaduto, tra l’altro aggravato dall’ordine del giorno del Consiglio con cui veniva esternato il rammarico e il rimprovero al mancato incontro con la Reggenza, è il segno inequivocabile che l’affermazione dei principi di democrazia, quali l’indipendenza e la separazione dei poteri e degli organi che li incarnano, è un percorso che ancora non ha trovato compimento, quanto meno nella coscienza dei più e che pertanto occorre rafforzare quotidianamente quei principi e quelle istituzioni che ne sono espressione e baluardo.

A tal fine l’Assemblea dell’OAN si è espressa perché si promuova ogni iniziativa, proprio in tale ambito, per l’accrescimento della coscienza democratica in tutto il Paese dando pieno mandato in tale senso al Consiglio Direttivo.

Stante la gravità dell’operato del Consiglio Grande e Generale, a prescindere dalle intenzioni dello stesso e dalla valutazione di merito da cui volutamente ci si astiene non essendo di competenza, l’Assemblea ha esortato il Consiglio dell’OAN a tenere alta l’attenzione su quanto verrà posto in essere dalla politica nei prossimi tempi e a trasformare, se del caso, questa particolare attenzione, in uno stato di agitazione per protestare contro atti della politica che dovessero nuovamente evidenziare indebite ingerenze e pressioni sulla Magistratura.

Quest’ultima, infatti, nell’arduo compito a cui è chiamata, deve poter avere pienezza e libertà di giudizio e quella serenità che sola permette di esprimere la giurisdizione in piena scienza e coscienza.

Infine l’Assemblea ha dato mandato al Consiglio Direttivo di essere informata e convocata in ogni momento, in relazione a quanto dovesse avvenire nei prossimi tempi, al fine di adottare le decisioni del caso.

(Fonte: Ordine Avvocati e Notai)

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