DIM: invece di risolvere i problemi, BCSM li aumenta!

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San Marino. DIM, ovvero Rete e MDSI, continuano il tour informativo nei Castelli. Giovedì sera, a Fiorentino, sono tornati a parlare di banche e di un futuro che si presenta piuttosto scuro a causa di scelte apparentemente illogiche e, soprattutto, di silenzi che avvallano le peggiori preoccupazioni.

“Abbiamo espresso tutta la nostra preoccupazione per l’atteggiamento di governo e Banca Centrale – attacca DIM – che anziché risolvere i problemi del sistema bancario sammarinese, continuano a creare ulteriori difficoltà.” Spiega che le forzature attuate non sono più attribuibili all’improvvisazione: la concatenazione degli eventi palesa l’esistenza di indicazioni esterne, che sembrano dirigere in maniera sempre più prepotente verso l’indebitamento estero, con lo scopo di mettere la popolazione di fronte all’unica scelta preconfezionata. “D’altronde i vertici di BCSM hanno ammesso la necessità di “gestire” (o forse manipolare?) l’opinione pubblica.” E poi, il lungo elenco degli elementi che destano preoccupazione.

Gli interventi a gamba tesa sulle banche per prosciugarle della loro liquidità.  La concatenazione di “casualità” nelle nomine in posti strategici senza alcun bando. Il fatto di non accettare la presenza delle opposizioni all’interno di organismi di controllo come il CCR o il Consiglio di Amministrazione di Cassa di Risparmio. La scelta di non attivare la centrale rischi per non far emergere i grandi debitori, ovvero i maggiori responsabili del dissesto finanziari: Banca Centrale sa chi sono, ma non li comunica. La nomina di un nuovo consiglio di amministrazione in Cassa privo di qualifiche in ristrutturazioni bancarie. Il fatto che Romito sia ancora presente all’interno del Consiglio di amministrazione di Cassa, come se avesse un compito ben preciso da eseguire. La volontà di non palesare quale sia il piano, il progetto, per il sistema finanziario.

“Assistiamo allo svuotamento della liquidità di una Banca – sottolinea DIM – a seguito di un commissariamento che viene definito dal Tribunale e dai Commissari “illegittimo”, mettendo a repentaglio i posti di lavoro, i risparmi di una vita di molti cittadini e 30 milioni dei fondi pensione. Ci chiediamo chi pagherà per il danno cagionato, augurandoci che non si ingeneri una reazione a catena.”

Nonostante tutto quello che accade, per questo governo BCSM è intoccabile. Schierandosi a favore dei vertici di BCSM (Presidente Wafik Grais e Direttore Savorelli), ha riconosciuto loro un autonomia che è totale. “Ci manca solo che venga dato direttamente a Banca Centrale il compito di fare il piano di risanamento di Cassa di Risparmio – paventa DIM –  sarebbe il paradosso totale!!! Ci troveremmo nella situazione in cui il controllore (BCSM) farebbe da consulente al controllato (Carisp).”

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