Commissione finanze, tutti gli interrogativi

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San Marino. Commissione Finanze. Nel comma comunicazioni, che precede l’audizione con i vertici di Banca centrale- rigorosamente a porte chiuse- i consiglieri di minoranza anticipano le numerose domande che ripeteranno poi a presidente e direttore di Banca centrale, Wafik Grais e Lorenzo Savorelli, rivolgendole nel frattempo al segretario di Stato per le Finanze. Il primo a prendere la parola è Francesco Mussoni, Pdcs, che ricorda il calo della raccolta bancaria nell’ultimo anno di 400 mln di euro, e “il danno da 50 mln di euro”, in termine di deflussi di liquidità dagli istituti, riconducibile alle ultime iniziative prese da Banca centrale. Quindi il consigliere punta il dito sulla “totale assenza di scelte positive” da parte di Bcsm: “Vogliamo far collassare il Paese e chiudere il sistema finanziario?”, incalza Mussoni. Seguono gli interrogativi di Federico Pedini Amati, Mdsi: alla luce del parere contrario di Banca centrale sulle modifiche proposte allo Statuto di Cassa di Risparmio e quindi dei requisiti di onorabilità richiesti ai membri del Cda, “manterrete Nicola Romito presidente o accetterete le dimissioni?”. Sempre su Carisp, Pedini chiede lumi sul bilancio, se è stato depositato “senza firme”. Quindi sul commissariamento di Asset, quali i motivi, interroga, e perché il blocco dei pagamenti non è stato posto subito dopo? Poi l’avvertimento: “Se oggi non ci vengono date risposte- manda a dire- sono pronto ad uscire dall’Aula”.

Sulla stessa linea d’onda Alessandro Mancini, Ps: “Oggi devono arrivare risposte, se non arrivano, prendiamo e usciamo, non si può continuare a prendere in giro i sammarinesi”. Il consigliere Ps in particolare chiede chiarimenti sui fondi pensione in Asset e sul perché non siano stati messi in sicurezza prima del commissariamento. Iro Belluzzi, Psd, giudica un errore quello compiuto dal precedente governo di “abdicare nei confronti di due soggetti che poco hanno a che vedere con San Marino” poiché “tutte le questioni del sistema bancario e su come ristrutturarlo sono state date in mano al presidente Grais e al direttore Savorelli”. Alla luce degli esiti del loro mandato, in definitiva, “siete troppo fiduciosi- sostiene, rivolgendosi ai colleghi di maggioranza- nei confronti di un’istituzione che non ha dato nessuna speranza al comparto bancario”. Roberto Ciavatta, Rete, si unisce alle sollecitazioni di Pedini, sul futuro di Romito alla luce delle valutazioni di Bcsm alle modifiche dello statuto: “Dobbiamo tenerci un presidente di Cda rinviato a giudizio e multato 100 mila euro da Banca d’Italia?”. Quindi affronta il nodo Aqr e chiede alla maggioranza di bloccarla prima che si prendano decisioni unilaterali: “Mettiamoci a un tavolo e verifichiamo la situazione- auspica- prima che sia troppo tardi”.

Massimo Andrea Ugolini, Pdcs, torna sul bilancio di Cassa di Risparmio rilevando come rispetto le previsioni, il disavanzo sia passato a 15 mln di euro a 77 milioni. “Le svalutazioni- chiede- sono riferite tutte a Delta?”. Quindi sottolinea la mancata firma del bilancio da parte del Cda. Per la maggioranza replica Roberto Giorgetti, Rf e, intervenendo sul bilancio Carisp, ammette che la mancata firma sia un’anomalia, “ma- osserva- preme di più sapere se quel bilancio è vero”. Quindi sottolinea le necessità di San Marino di avere un sistema finanziario accreditato all’esterno: “Non possiamo pensare allo sviluppo senza accreditamento”. Chiude gli interventi la replica del segretario di Stato per le Finanze che anticipa nel comma comunicazioni le risposte più prettamente politiche. Non solo: comunica che in mattinata il Coordinamento di vigilanza di Bcsm ha autorizzato la micro-operatività per Asset Banca, definendo la soglia mensile di mille euro per i correntisti. “L’obiettivo- assicura- è quello di tornare al più presto alla normalizzazione della situazione”. Quindi passa a chiarire alcune questioni sollevate dai commissari di minoranza: in primis sulle dimissioni di Romito dal Cda di Cassa di Risparmio, assicura che non ci saranno cambiamenti di rotta. Il governo “prende atto” della comunicazione di Banca centrale sulle novità introdotte nello Statuto di Cassa. Ma “al netto di modifiche tecniche e formali- assicura- i principi cardine in cui sono stati elaborati, in particolare gli articoli 23 e 24, saranno assolutamente riconfermati”, tanto più che nell’assemblea dei soci dell’istituto del prossimo 31 maggio, prosegue Celli, è prevista all’ordine del giorno proprio la sostituzione dei due membri dimissionari del Cda.

Rispetto alla mancata firma del bilancio di Carisp, il segretario chiarisce che il governo, prima di tutto, “vuole approvare un bilancio veritiero”. Per questo sono in corso da parte dell’azionista di maggioranza, lo Stato appunto, delle verifiche. Sul commissariamento di Asset Banca, il segretario invita ad interrogarsi piuttosto sui “danni provocati della malagestio di un’istituzione bancaria”. Infine Celli risponde sull’Aqr:” è stata ultimata e a brevissimo partiranno i confronti tra Bcsm e le banche”. A riguardo, il segretario assicura un riferimento dettagliato nel Consiglio di domani. Con l’intervento di Celli si conclude la parte dei lavori pubblica per iniziare l’audizione con i vertici di Banca centrale in seduta segreta.

 (Fonte: Agenzia Dire)

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