Commissariamento disumano, ripercussioni umane

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San Marino. Un ordine del giorno di Rete e MDSI sul banche, presentato in Consiglio Grande e Generale in comma comunicazioni e preceduto da alcune considerazioni sulla situazione attuale. “Perché un imprenditore serio dovrebbe fare impresa a San Marino in questo periodo?” si chiede Rete. La risposta sembra scontata, è un no. Per tutta una serie di ragioni, che vanno dalla burocrazia alla lentezza, ma soprattutto per la situazione del sistema bancario: vertici indagati, commissariamenti, bilanci in perdita, mancanza di chiarezza. Da queste riflessioni muove l’ordine del giorno di Rete e MDSI, che pubblichiamo di seguito.
Il Consiglio Grande e Generale

rilevando la necessità di un’azione urgente e perentoria al fine di adottare misure sistemiche a salvaguardia dei risparmiatori sammarinesi, del fondo pensioni, dei posti di lavoro, e del credito a famiglie e imprese;

tenendo in considerazione che il settore bancario attualmente occupa circa 600 persone e che è stato la base della ricchezza sammarinese, e che quindi occorre muoversi con la necessaria cautela e chiarendo in maniera inequivocabile quale sarà il percorso da intraprendere e gli scenari futuri;

evidenziando come una parte importante dell’attuale dissesto finanziario sia da imputarsi anche ad una gestione familistica e imprudente, a tratti al limite e oltre la leicità da parte dei Gestori del credito di alcuni istituti bancari;

sottolineando la volontà di procedere alla realizzazione di interventi che permettano di ricreare, con il tempo, fiducia e credibilità nel sistema bancario finanziario del paese, per ritrovare i margini di redditività necessari al ripianamento dei debiti

impegna il Congresso di Stato

a rendere pubblici entro il 26 maggio 2017 i nominativi dei primi 30 debitori insolventi e i nominativi dei primi 30 grandi debitori di ogni istituto bancario sammarinese in cui lo Stato è intervenuto attraverso ricapitalizzazioni, crediti di imposta e qualunque altro genere di sostegno;

a rendere pubblici entro il 26 maggio 2017 i dati relativi alla provenienza della raccolta delle banche sammarinesi, operando una separazione tra raccolta interna ed esterna.

a indirizzare le azioni di salvaguardia in via prioritaria verso quella parte di risparmio facente capo a cittadini e residenti sammarinesi

a determinare i profili di responsabilità, non solo penali ma anche etico-economici, in rapporto a una scorretta gestione del credito da parte dei soci e degli amministratori degli istituti bancari e dei rappresentanti gli enti che, per incapacità o connivenza, non hanno svolto adeguate attività di controllo;

ad assicurare una gestione degli NPL paziente, professionale, trasparente e interna al sistema sammarinese, soprattutto in favore della cittadinanza sammarinese, sottraendola ai tentativi di manipolazione e speculazione;

ad instaurare le condizioni e operazioni necessarie a sensibilizzare i dipendenti degli istituti bancari affinché diventino parte attiva nella risoluzione del problema anche realizzando forme imprenditoriali cooperative e/o associative con l’obiettivo di occuparsi del recupero dei crediti deteriorati;

a disporre, con decreto d’urgenza, l’introduzione del reato di traffico di influenze e contemporaneamente una equivalente normativa per la prevenzione della corruzione in ambito bancario e privato, delegando all’Agenzia di Informazione Finanziaria la raccolta di segnalazioni sospette in merito a concessioni creditizie a contenuto potenzialmente corruttivo o di conflitto di interesse, proveniente da personale bancario e dai Responsabili Prevenzione Corruzione (RPC) degli istituti bancari;

a disporre, con decreto d’urgenza, una normativa sui conflitti di interesse in ambito bancario, affinché coloro che hanno imponenti posizioni creditizie presso gli istituti bancari si vedano preclusa la possibilità di ricoprire ruoli e funzioni di rilievo sia nel sistema bancario e nel suo sistema di controllo e sia per i ruoli di rappresentanza dello Stato;

a verificare la formazione della provvista del Capitale Sociale dei vari istituti bancari ricercando eventuali traffici di influenze e denari di provenienza illecita.

 

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