L’Aula si divide sul Testo Unico per l’edilizia

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San Marino. Il dibattito sulla prima lettura del Testo Unico, si scalda alle prime battute. C’è una frattura netta tra maggioranza e opposizione e, anche se si afferma la disponibilità al ragionamento almeno per i passaggi successivi, di primo acchito, le posizioni rimangono molto lontane. Sopra ogni cosa non piace il condono, che si prefigura come una sanatoria per i soliti furbetti. Ecco una sintesi della prima tornata di interventi.

Marianna Bucci, Rete
Non è che la continuità sia un male, se si reputa un lavoro fatto bene, siamo d’accordo nel non disperdere energie e gli spunti della precedente segreteria. Ma su questi temi lei, Segretario, e il suo predecessore Mularoni siete agli antipodi. Eppure ha ripreso il suo progetto di legge. Il segretario Michelotti ci porta la sanatoria straordinaria che non è il male assoluto, ma dipende dagli obiettivi, se è di fare cassa non ci siamo. Se è di fare un punto zero, si può ragionare. Ma dipende cosa si intende per punto zero. Per noi non devono accedere a una sanatoria gli abusi già segnalati dagli uffici, se no viene dato un pessimo segnale, questo sarà oggetto di un nostro Odg che presenteremo. Per noi invece questa sanatoria ha solo l’obiettivo di fare cassa. Si è aperta una finestra di tolleranza inammissibile. State creando un precedente pericolosissimo, ovvero che il Consiglio ha la facoltà di bloccare procedimenti penali in corso. Questa è la discrezionalità della politica.
Marina Lazzarini, Ssd
La questione degli abusi è molto grave, il precedente testo unico prevedeva che potessero essere sanati con il semplice pagamento di concessione dopo 20 anni, così lo Stato veniva beffato due volte. Questo T.u. cambia le cose ma non può esser retroattivo, come tutte le leggi. Il grido di allarme contro il Segretario Michelotti per la sanatoria è davvero poco credibile e sembra di chi non abbia vissuto a San Marino negli ultimi 20 anni e non si è accorto quanto già è stato fatto sul territorio e che noi siamo qui a spalare la melma. La sanatoria avrà diverse esclusioni significative: edifici su terreni agricoli e che non sono stati ancora demoliti malgrado fosse previsto.
Michele Muratori, Ssd
Trovo più che necessario un intervento immediato. Se poi l’architetto scelto per il futuro Prg è della caratura di Boeri, il risultato non potrà che essere eccellente, è un progetto ambizioso e alla nostra portata. Il Testo unico in questo passaggio è fondamentale, ma ammetto di essere contrario ad ogni tipo di condono, mi suona come un premio a chi ha violato le regole.
Stefano Canti, Pdcs
È il quarto tentativo con cui questo Pdl è stato portato in Aula, il primo a tentarlo è stato Marino Riccardi, poi Venturini poi Mularoni e oggi Michelotti. Se dovessimo chiedere un parere legale sulla normativa, qualsiasi professionista ci sconsiglierebbe di portare avanti testo così strutturato. Per esempio l’articolo 160 introduce modifiche sull’articolo 4 della parte del testo unico che resta in vigore, non è questo il giusto modo di portare avanti normativa. Secondo noi è più corretto a livello procedurale portare avanti una modifica del testo unico nell’ambito del Prg, non un corpo unico, ma attraverso due testi distinti. L’approvazione definitiva della sanatoria rappresenta il punto zero, bisogna lavorare su quello per verificare come trattare poi quello che non è considerato oggi sanabile.
Alessandro Mancini, Ps
Questo governo oggi vuole portare un Testo unico che fa riferimento, come avete detto voi, ad un piano regolatore ormai defunto. Le norme che presentate andranno in vigore sul vecchio Prg. È come mettere un vestito nuovo ad un morto. Il Ps e gli ordini professionali lo avevano detto: il nuovo Testo unico doveva andare di pari passo con il nuovo Prg. Oggi invece facciamo tutto a rovescio. Si genererà molta confusione e sarà difficile intervenire. Sulla Sanatoria (ma chiamiamola condono, che paura avete?): il Ps da sempre è a favore, ma abbiamo sempre sostenuto di fare un punto zero introducendo dal giorno dopo una sanzione penale. Di questo non c’è traccia. Se poi si parla di 20 mln di euro, abbiate l’onestà di dire che questo provvedimento serve a fare cassa.
Eva Guidi, Ssd
La sanatoria straordinaria si inserisce solo in presenza di un nuovo Testo unico. Esistono differenze tra questo provvedimento e il condono che si presenta come un provvedimento stralcio e avulso da ogni altro contesto normativo. La sanatoria trova come ragion d’essere lo strumento del Testo unico. Non sarà un colpo di spugna, ma permetterà di affrontare il grosso cumulo di criticità sommate negli anni.
Roberto Ciavatta, Rete
Questa sanatoria serve solo a fare cassa, anche se verificheremo poi se gli l’introiti stimati di 20 mln di euro saranno effettivi. Per noi, saranno molto meno. Bisogna fare in modo che gli interventi di questa natura non vadano a colpire la gente, ma colpiscano i costruttori.
Alessandro Cardelli, Pdcs
La ragione per cui questo Pdl è stato portato con tanta fretta è il condono edilizio. Anche a noi è indicata la necessità di farlo, dal momento in cui che è anche uno strumento per incassare risorse. Non capisco però perché alcuni partiti oggi in maggioranza l’abbiamo in passato criticato e oggi l’ex Sinistra unita sostiene in pieno una posizione che ha sempre combattuto. Ma la sanatoria serve al Paese. Abbiamo un mercato immobiliare che ha bisogno di risposte e che ha creato anche problemi, per questo serve tracciare una linea. Ma si poteva benissimo fare una sanatoria e rinviare il Testo unico al Prg, sarebbe stata la cosa ideale da fare.
Enrico Carattoni, Ssd
Non è casuale i due provvedimenti- sanatoria e testo unico- siano portati avanti contestualmente, ma sembra che oggi si parli solo di sanatoria, quando parliamo di testo di oltre 160 articoli e pochi riguardano la sanatoria di fabbricati esistenti. Dobbiamo fare i conto con l’esistente, fatto di abusivismo diffuso, per cui è necessario intervenire. Cosa bisognava fare? Entra in vigore una nuova normativa che impedisce di sanare gli abusi dopo 20 anni, ma si dà l’opportunità di intervenire sanando l’abuso, ma non tutti gli abusi.

(Fonte: Dire.it)

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