Asset in Cassa di Risparmio: autorizzato il passaggio

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San Marino. L’Assemblea dei Soci ha autorizzato il passaggio di Asset in Carisp. Vengono dunque ceduti attivi e passivi dell’istituto in liquidazione coatta amministrativa. Vale a dire: beni, diritti e rapporti giuridici individuabili in blocco, comprese società partecipate e obbligazioni subordinate. Non c’è stata però l’unanimità. Sums ha votato contro, chiedendo il rinvio per poter analizzare nel dettaglio l’intera documentazione. Per il Governo l’operazione è “fondamentale per garantire stabilità al sistema”. Dunque, si va avanti, previa autorizzazione di Banca Centrale. Tra ieri sera e questa mattina il Congresso di Stato ha adeguato il quadro normativo adottando provvedimenti urgenti. Si garantisce con Decreto Legge uno sgravio fiscale agli istituti di credito che acquisiscono attività e passività di banche poste in liquidazione coatta. Tradotto: Carisp potrà godere per i primi sei anni fiscali sino alla concorrenza, per ogni singolo esercizio, del 15% dell’ammontare complessivo dei benefici ad esse spettanti. Del 5% per gli anni successivi. Sempre in ambito di cessione in blocco di attivi e passivi, si stabilisce che gli istituti possano accedere ai depositi che l’Eccellentissima Camera potrà costituire presso il medesimo istituto acquirente e a forme di finanziamento attivate direttamente da Banca Centrale. Lo Stato garantirà il rimborso dei finanziamenti a termine concessi da Banca Centrale in favore di istituti per temporanea immissione di liquidità, prestando anche idonee garanzie per facilitare l’accesso di Bcsm al mercato internazionale dei capitali. Istituita anche la possibilità di conversione del credito d’imposta in titoli di debito pubblico mentre all’articolo 3 non trovano applicazione le norme sul Fondo di Garanzia dei Depositanti che portavano il livello di copertura fino a 100 mila euro. Quindi, per evitare ulteriore emorragia di liquidità da Asset, si stabilisce che conti correnti, certificati di deposito, depositi a termine e obbligazioni non subordinate che superino, per ciascun depositante, i 50.000 euro, siano convertiti per la somma eccedente in obbligazioni non subordinate emesse da Cassa di Risparmio, con cadenza triennale e remunerate per un tasso non inferiore all’1,5%. Sums, socio di minoranza, chiede di garantire Cassa e dotarla di tutti i mezzi economici e finanziari necessari per mantenerla in equilibrio. “Lo Stato deve assumersi le sue responsabilità – dice – e contiamo che lo faccia”. Il Governo intanto assicura il rilancio di Carisp attraverso la rapida approvazione del bilancio e la predisposizione del piano industriale. Passaggi ai quali vuole fornire il massimo sostegno. Posticipata invece alla prossima Assemblea dei Soci la sostituzione del membro dimissionario indicato dalla Fondazione.

(Fonte: San Marino RTV)

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