Consiglio d’agosto: a rischio il numero legale per il decreto 87

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San Marino. Il Consiglio Grande e Generale si apre con l’assenza annunciata dei consiglieri di Rete e Movimento Democratico. Ma il numero legale è stato garantito dalla presenza della Reggenza, a causa delle assenze anche tra le file della maggioranza. Un fatto che più un esponente di minoranza ha rimarcato, sottolineando la mancanza di rispetto anche verso un calendario di lavori che la stessa Reggenza aveva proposto, e rilevando come tutto ciò dimostri l’ennesima forzatura del governo. Tra l’altro, numerosi Consiglieri hanno osservato che in questa convocazione mancavano i requisiti dell’urgenza e della straordinarietà. Nulla sarebbe cambiato con una convocazione a settembre.

“Noi oggi siamo in Aula comunque per correggere gli interventi proposti- dice il capogruppo DC Alessandro Cardelli – primo fra tutti il decreto 87” di cui chiede il ritiro o la sospensione. D’accordo anche Alessandro Mancini, Ps: “Invito a riflettere se, in questo momento, sia opportuno andare a ratifica quando pende un giudizio del Collegio dei Garanti. Non oso pensare cosa possa succedere se i decreti ratificati siano poi rigettati dal Collegio, non oso pensare i danni al sistema bancario”.  Il neo capogruppo del Psd, Dalibor Riccardi, invece, annuncia che il suo partito si è confrontato sul decreto con il governo, concordando un emendamento: “Non condividiamo il metodo con cui è stato portato avanti- ammette- ma abbiamo cercato il dare il nostro contributo”. Alla luce anche della mozione conclusiva del recente congresso del Psd che “ci chiede di ricominciare a dialogare con tutte le forze in campo”.

Alle critiche sulla convocazione consiliare in agosto replica Nicola Renzi, Segretario di Stato per gli Affari esteri: “Non vedo nulla di eccezionale- manda a dire- è stato fatto anche in passato, è segno di voler affrontare i problemi del Paese con determinazione”. Mentre Lorenzo Lonfernini, Rf, risponde alla richiesta di sospensione del decreto 87: “Se abbiamo urgenza di far tornare in operatività i correntisti Asset, se davvero si vuole il confronto, non si può chiedere il ritiro dei decreti”.
Dall’opposizione, il Pdcs presenta due Odg su Cassa di risparmio, per voce di Marco Gatti: il primo impegna il Congresso di Stato “ad intervenire in sede di approvazione del bilancio di Cassa di Risparmio affinché sia formalizzato l’obbligo che ogni decisione inerente la eventuale cessione dei crediti “Delta” sia subordinata alla preventiva deliberazione dell’Assemblea dei Soci e che il Congresso di Stato, per rappresentare adeguatamente l’Eccellentissima Camera, dovrà altresì essere preventivamente autorizzato dal Consiglio Grande e Generale” . Parimenti, con il secondo Odg si chiede che il Congresso di Stato intervenga “in sede di approvazione del bilancio non approvando un bilancio di Cassa di Risparmio che preveda accantonamenti e/o svalutazione prudenziali dei crediti che non siano giustificati ed imprescindibili ma che siano tali da destabilizzare il patrimonio di Cassa e conseguentemente dell’intero sistema bancario e finanziario”.
Tra gli interventi in comma Comunicazioni si segnala infine l’annuncio dato dal segretario di Stato per gli Affari interni Guerrino Zanotti, ovvero l’organizzazione di una Conferenza di Pace sul conflitto israelo-palestinese a San Marino in autunno.  Con la conclusione del comma Comunicazioni termina la seduta della mattina, i lavori riprenderanno nel pomeriggio dal comma 2, la ratifica del decreto 87  “Misure urgenti a sostegno di operazioni a tutela del risparmio”.

SMNA

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