Sicurezza sulle strade: diminuiscono incidenti e feriti

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San Marino. In calo il numero di incidenti, così come il numero di feriti coinvolti nei sinistri: lo rivela l’ultimo Rapporto sull’incidentalità stradale nella Repubblica di San Marino elaborato dall’Ufficio di Statistica.

Nel 2016, si sono verificati 107 incidenti stradali (-13,7% rispetto al 2015), che hanno provocato 127 feriti (-18,6% rispetto all’anno precedente). Nell’anno 2016 non si è verificato alcun incidente mortale, mentre nel 2015 sono stati 3 i deceduti in incidenti stradali. Una buona percentuale di incidenti stradali (il 29% nel 2016) avviene sulla cosiddetta “Superstrada”, cioè quel tratto di 9,799 Km a due carreggiate che comprende le seguenti strade: via Tre Settembre, via Quattro Giugno, via Cinque Febbraio, via Venticinque Marzo e via Ventotto Luglio. In questo tratto stradale, nel 2016, si è rilevato il 30% dei feriti totali, a dimostrazione della sua pericolosità.

Nell’ultimo triennio la maggior parte degli incidenti sulle nostre strade è avvenuto tramite “scontro frontale o laterale”, una dinamica che riguarda il 45,3% dei sinistri e che risulta in aumento rispetto ai trienni precedenti. La “fuoriuscita o sbandamento” (in aumento nell’ultimo triennio) e “l’urto con ostacolo o veicolo in arresto/sosta” (in diminuzione nell’ultimo triennio) si attestano, entrambe, al 16,9% nel triennio 2014-2016. In progressiva diminuzione è il “tamponamento”, che passa dal 17% del triennio 2008-2010 al 12% del periodo 20142016. “L’investimento di pedoni” ricopre, invece, un ruolo molto critico, in quanto ha riguardato nell’ultimo triennio il 7,3% degli incidenti totali, cioè il massimo registrato rispetto agli altri periodi analizzati.

Sempre considerando il periodo 2014-2016, il 31,5% dei sinistri sono avvenuti per la mancanza di rispetto del segnale si “stop” o dei segnali di precedenza (23,2% nel triennio 2011-2013; 21,4% nel triennio 20082010). Seguono l’eccesso di velocità con il 19,6% e la guida distratta (13,0%). Queste tre cause hanno determinato il 64,1% dei sinistri negli ultimi tre anni. Da notare l’aumento della percentuale di incidenti dovuti allo stato psico-fisico alterato del conducente (9,0%), in aumento rispetto ai trienni precedenti dove la percentuale risulta pari al 7,6%. Il punto critico in cui avviene la maggior parte dei sinistri è il rettilineo (28,4% nel periodo 2014-2016). Seguono la curva (27,3%) e l’incrocio (27,1%).

Nelle rotatorie si sono verificati il 4,7% degli incidenti. Per quanto riguarda la dislocazione dei sinistri mortali nei diversi punti critici, il 75,0% degli incidenti mortali, del triennio più recente, è avvenuto in curva mentre il restante 25,0% ha avuto luogo in rettilineo. Nell’ultimo triennio il 91,1% degli incidenti avviene durante la fascia diurna, più precisamente nella fascia mattutina (orario 07-13). Il sabato è il giorno della settimana in cui si concentrano i sinistri e luglio è il mese dell’anno in cui aumenta notevolmente la loro numerosità; l’importante numero di incidenti che si verifica in questo mese non è casuale, perché è il mese dell’anno in cui confluiscono: il flusso di traffico locale e quello del traffico turistico.

Rispetto ai trienni precedenti non si riscontrano differenze significative nelle statistiche temporali. La vittima principale negli incidenti è il conducente: nel periodo 20142016, l’81,3% dei feriti conduceva uno dei mezzi coinvolti, il 12,1% dei feriti era trasportato, mentre il 6,7% erano pedoni coinvolti: negli altri periodi considerati, la quantità di pedoni coinvolti non aveva mai raggiunto tale proporzione (5,2% nel periodo 2011-2013 e 5,5% nel periodo 2008-2010). Sempre nel periodo 2014-2016, la maggior parte delle persone infortunate in incidenti stradali appartiene alla fascia di età 46-55 anni (16,6% del totale), mentre nel triennio precedente la fascia più popolata tra i feriti era quella dai 0 ai 17 anni (18,6% sul totale). In generale, negli ultimi tre anni, il 61,3% dei feriti era di sesso maschile, così come il 75% dei deceduti.

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