RETE: lo sviluppo turistico di San Marino…è bandito!

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A San Marino il piano sanitario triennale viene elaborato dall’Authority sanitaria, il piano energetico quadriennale viene elaborato dall’Autorità di regolazione per i Servizi Pubblici e l’Energia in collaborazione con altri uffici pubblici e gli ordini professionali. Invece, non si sa per quale motivo, i piani strategici per lo sviluppo turistico, che per Legge dovrebbero essere elaborati dalla Segreteria Turismo in collaborazione con l’Ufficio del Turismo e il Convention & Visitors Bureau (CVB), vengono affidati ad un’azienda esterna.
Infatti il 12 luglio scorso l’Ufficio del Turismo ha emesso un bando per affidare ad aziende specializzate in consulenza e marketing la realizzazione dei piani strategici quinquennale, triennale e annuale. La chiamano “consulenza strategica” ma leggendo il bando salta agli occhi che non si tratta di una semplice consulenza esterna su progetti già definiti, quanto invece di un vero e proprio subappalto a un privato. Subappalto di lavori che per contenuti e rilevanza la legge pone in capo agli uffici pubblici. I piani strategici sul turismo dovrebbero essere strumenti fondamentali su cui basare le politiche turistiche del paese, in un’ottica lungimirante e operativamente definita.

L’emissione del bando, a prima vista, potrebbe sembrare un miglioramento o addirittura un “grande cambiamento” visto che dal 2006 la consulenza sul turismo, l’osservatorio turistico e la stesura dei piani strategici è sempre stata affidata a scatola chiusa alla Trademark Italia. Società a cui i vari governi hanno accordato centinaia di migliaia di euro per elaborare piani rispetto a cui nessuno ha mai chiesto resoconti e feedback. Consulenze che nulla hanno lasciato internamente a livello di lavoro aggiunto, ad esempio in termini di formazione e aggiornamento del personale pubblico.
Le consulenze, sia chiaro, non costituiscono un “male” a prescindere: dipende sempre l’uso che se fa. Ma nonostante questa nuova consulenza sia vestita con un abito diverso, purtroppo la sostanza non cambia: abbiamo ancora dirigenti pagati con i soldi pubblici che subappaltano lavori che spettano loro per legge. Nel caso specifico, la dirigenza dell’Ufficio del Turismo si limiterà a presiedere la commissione giudicatrice costituita tramite delibera dal governo.Segreteria e Ufficio del Turismo non si curano neppure di definire gli obiettivi e la visione strategica per lo sviluppo turistico. Questi elementi infatti saranno a discrezione di chi partecipa al bando così come “l’analisi dello stato dell’arte del sistema turistico sammarinese e dello scenario competitivo”. Non solo, ai privati viene chiesto anche di identificare le linee guida di una riforma di tutta la legislazione in materia turistica!

Quindi l’analisi dei dati, gli obiettivi futuri, gli indirizzi e le strategie della politica turistica i contenuti e addirittura le ipotesi di riforma della leggi sul turismo vengono subappaltati ai privati! E con solo un mese a disposizione visto che il bando scade il 18 agosto!Questi compiti spettano agli uffici pubblici, non certo ai privati. Il vero cambiamento sarebbe finalmente avere un Ufficio del Turismo in grado di portare avanti politiche turistiche serie, slegate dalla volubilità della politica e con autonomia amministrativa indipendente dal controllo del Congresso di Stato.
Se i dirigenti non sono in grado di fare il proprio lavoro non devono subappaltarlo, occorre che siano sostituiti. Se in un certo ufficio c’è carenza di personale occorre assumere: è inutile creare uffici pubblici che non funzionano.
Non possono essere i sammarinesi, ancora una volta, a pagare il sovrapprezzo per l’incompetenza.

Movimento RETE

 

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