Banca Centrale, la DC interpella

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San Marino.  Interpellanza presentata dai Consiglieri Stefano Canti, Mariella Mularoni, Massimo Andrea Ugolini, Alessandro Cardelli, Pasquale Valentini, Francesco Mussoni, Teodoro Lonfernini, Oscar Mina e Gian Carlo Venturini sui dettagli connessi all’attuazione del Decreto-Legge n.93/2017. Si associa il Consigliere Marco Gatti per richiedere la risposta scritta.

Considerato che l’art. 33 della legge n.96j2005 “Statuto di Banca Centrale”, prevede che ” per il raggiungimento delle sue finalità alla Banca Centrale sono attribuite le funzioni: lettera d): la concessione del credito nei confronti dei soggetti vigilati operanti nel territorio della Repubblica di San Marino, purché adeguatamente assistito da garanzie”;

Valutato che Banca Centrale della Repubblica di San Marino gestisce risorse pubbliche, tra cui i depositi della Pubblica Amministrazione, le masse finanziarie del secondo pilastro (FONDISS), i depositi delle banche liberi o vincolati (Riserva Obbligatoria) e, almeno potenzialmente, i depositi dei fondi pensioni del primo pilastro; poiché tali depositi sono riferibili al sistema e quindi alla collettività quando non proprio, come nel caso di FONDISS a singoli lavoratori;

Considerato altresì che il vincolo posto con la lettera d), primo comma, dell’art. 33 della legge n.96j2005, sopra richiamato, costituisce una forma di cautela e controllo nell’utilizzo delle risorse pubbliche descritte, che la legge pone a carico del Consiglio Direttivo di BCSM, responsabile dell’erogazione dei fondi, e del Collegio Sindacale BCSM come controllore del rispetto della legge; poiché tali responsabilità e controlli controbilanciano in un quadro organico il potere della Vigilanza, autonomo per le proprie attività rispetto al Consiglio Direttivo;

Considerato inoltre che la Vigilanza di BCSM ha tutte le informazioni per conoscere il reale stato degli intermediari bancari, potendo intervenire per tempo con sospensione degli organi amministrativi, procedure di amministrazione straordinaria o provvedimenti di liquidazione coatta amministrativa;

Considerato altresì che quindi il finanziamento a soggetti vigilati va eseguito, secondo quanto previsto dalla legge, solo nel caso di intermediari solvibili che possano fornire ADEGUATE GARANZIE, in situazioni di crisi temporanea e non irreversibile, una situazione da verificare preliminarmente alla erogazione, come previsto dalla legge, al fine di evitare ogni forma di dispersione inutile delle risorse pubbliche gestite da Banca Centrale.

Tenuto conto che di recente è stato emanato, e ratificato dal Consiglio Grande e Generale, il decreto n.93/2017 e che all’articolo 4 prevede, tra le altre cose, che lo Stato, per il tramite dell’Eccellentissima Camera della Repubblica di San Marino, garantisce il rimborso dei finanziamenti a termine concessi dalla Banca Centrale della Repubblica di San Marino in favore di banche sammarinesi, ai sensi dell’articolo 33, comma 1, lettera d) della Legge 29 giugno 2005 n. 96 ed ai fini di temporanea immissione di liquidità, qualora non sia possibile per le banche stesse fornire adeguate garanzie alla Banca Centrale della Repubblica di San Marino;

Alla luce di quanto sopra esposto, dal momento che il Decreto Legge n.93/2017 è stato emanato con i presupposti dell’urgenza si presume che il dispositivo sia stato già utilizzato, si INTERPELLA il Governo per conoscere:

  1. le motivazioni che hanno reso necessario derogare ad una forma di tutela prevista dalla legge a salvaguardia dei fondi pubblici gestiti da Banca Centrale, deresponsabilizzando di fatto il Consiglio Direttivo e il Collegio Sindacale BCSM nella concessione dei fondi, ora garantiti dalla Eccellentissima Camera, ed aumentando ulteriormente il potere autonomo della Vigilanza BCSM, con rischi di indebitamento ulteriore in capo allo Stato a favore di intermediari privi di garanzie;
  2. quali sono i casi in cui BCSM ha già usufruito della previsione normativa del decreto n.93 – 2017, indicando il numero degli intermediari (non il nome), il numero delle operazioni, l’ammontare complessivo in termini di importo finanziato e quali sono le date di scadenza delle operazioni;
  3. quali sono i casI In cui BCSM ha già usufruito della previsione normativa del decreto n.93j2017, indicando il numero degli intermediari (non il nome), il numero delle operazioni, l’ammontare complessivo in termini di importo finanziato e quali sono le date di scadenza delle operazioni;
  4. quali forme di rendicontazione periodica sono state previste in capo al Consiglio Direttivo BCSM per aggiornare il Governo in relazione all’andamento delle esposizioni e al loro rientro;
  5. se le operazioni di finanziamento concesse hanno comportato l’acquisizione (in contropartita, a garanzia o in qualunque altra modalità) di titoli dalla banca oggetto del finanziamento e, in tali casi, il nominativo delle società emittenti i titoli ed i relativi importi;
  6. se nel corso dell’anno 2017 sono state eseguite operazioni di acquisto titoli da banche sammarinesi o operazioni che hanno comportato l’acquisizione, anche a titolo temporaneo, di titoli da banche sammarinesi e, in caso positivo, si richiede di conoscere quali sono gli emittenti di tali titoli, quali gli importi dei singoli titoli acquisiti, anche a titolo transitorio; si richiede di conoscere altresì le motivazioni di tali operazioni e se queste siano coerenti con le normative interne BCSM in materia di investimento.

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