La Cassa di Risparmio, i fondi pensione, i bond dello Stato

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San Marino. Posticipata l’assemblea di approvazione del bilancio Cassa di Risparmio del 14 settembre ma l’indicazione è, comunque, di convocarla entro la fine del mese. In quella sede verranno rinnovati il cda e il collegio sindacale. Intanto da RTV apprendiamo che il licenziamento del direttore di Carisp, Luca Simoni, è stato chiesto direttamente dal governo, non da Savorelli. Il quale, comunque, ha fatto tutto il danno possibile, spedendo la sua relazione su Cassa di Risparmio non solo all’Ansa, ma anche al Fondo Monetario Internazionale. E in ogni caso, Banca Centrale non ha ancora ufficializzato nulla degli ultimi avvenimenti.

Con il posticipo dell’assemblea dei soci di Cassa, tutta la road map prevista per metà settembre, con l’approvazione del bilancio e l’accorpamento di Asset, quindi slitta a fine mese. Con in più la complicazione del rinnovo del Cda.

Ne dà notizia lo stesso Segretario Celli di fronte ai partiti di opposizione e alle parti sociali per ragionare sul sistema economico e finanziario del paese, riuniti oggi pomeriggio a Palazzo Begni. La convocazione aveva al centro l’emissione del debito pubblico e il Segretario Celli ha ribadito l’intenzione di arrivare a misure condivise.
“Il governo privilegia una operazione di sistema interna – spiega ai convenuti –  stiamo proponendo un’operazione che possa prevedere la sottoscrizione da parte del consiglio di previdenza  di un’emissione di titoli di debito pubblico con cui finanziare la ricapitalizzazione di cassa. Non vogliamo imporre nulla ma confrontarci”.

In sostanza è alla ricerca di misure condivise.
L’opposizione non è molto d’accordo. Anzi, per niente. Chiede un progetto generale e, dal punto di vista politico, le ragioni del rinnovo dentro la Cassa.
La Csu chiede di fermare le bocce. Vuole sapere le risultanze dell’AQR e quanto serve, eventualmente, per finanziare tutto il sistema.

Non sarà facile mettere le mani sui fondi pensione, tutti chiedono garanzie e, soprattutto dati, unitamente ad un progetto complessivo. Sono soldi dei cittadini, dei lavoratori, e nessuno di loro sarebbe contento di questa idea.

La coalizione DIM convoca una conferenza stampa subito dopo il termine dell’incontro e il taglio è netto: “La responsabilità di quanto sta succedendo è tutta del governo. E il governo deve risolverla”.

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