DIM: non basta Bossone per ricostruire serenità e fiducia

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San Marino sta attraversando una fase di transizione estremamente delicata, che anziché condurre al cambiamento necessario rischia di condurre ad un disastroso stravolgimento. Quando in gioco c’è l’autonomia – se non la sopravvivenza – dello Stato, le logiche politiche dovrebbero lasciare il passo al senso di responsabilità verso lo Stato e verso i destini comuni della comunità. Per queste ragioni Democrazia in Movimento valuta con positività quello che sembrerebbe essere un allentamento del livello di scontro e, anzi, auspica l’apertura di una nuova fase che coinvolga e veda finalmente dialogare in maniera costruttiva e sincera tutti gli attori della politica e dell’economia, per trovare insieme le soluzioni di cui il Paese ha tanto bisogno.

Non si possono però chiudere gli occhi di fronte alle gravissime responsabilità oggi comprovate dai fatti, di chi ancora ricopre ruoli di primo piano politico e tecnico. A tal proposito, suonano come stonate le dichiarazioni del Presidente ABS, Biagio Bossone, non tanto nella loro valenza generale, che condividiamo, quanto invece rispetto all’apprezzamento verso il segretario alle finanze, Simone Celli, che in tempi ordinari sarebbe stato rimosso con disonore dal suo ruolo di governo.

Così come vanno rimossi coloro che, in qualsiasi modo, risultino connessi alla figura di procacciatori di interessi esterni diversi da quelli del bene della nostra Repubblica, che recentemente si sono palesati in maniera incontrovertibile.

Infatti, senza la presa d’atto di una inadeguatezza di coloro che hanno minato la fiducia nel sistema, agendo non solo contro il buon senso ma anche contro la legge, e che hanno indotto una pericolosissima crisi di liquidità, non si può ricostruire quel clima di serenità e affidabilità necessari al Paese.

Ciò detto, il dialogo ed il confronto non possono rimanere un’espressione vuota ma devono poter trovare una traduzione politico-istituzionale.

Unicamente con queste premesse, che consideriamo imprescindibili, a nostro parere l’apertura di un tavolo permanente che coinvolga il panorama politico, economico e sociale del paese, potrebbe essere una valida idea, con l’obiettivo di definire un percorso congiunto per la gestione della crisi e delle scelte che dovranno essere messe in campo a tutela di San Marino.

DIM (Movimento RETE – Movimento Democratico San Marino Insieme)

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