Fine dell’emergenza idrica, emessa la nuova ordinanza

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San Marino. E’ arrivata ieri mattina dall’Aass, al Congresso di Stato, la richiesta per revocare lo stato di emergenza idrica. Le piogge di settembre hanno scongiurato il pericolo del protrarsi di una situazione che un’estate particolarmente asciutta aveva portato ai limiti della sostenibilità. Si era rischiato il razionamento.

Il Congresso di Stato ha quindi provveduto ad emanare una nuova ordinanza che stabilisce il ritorno alla normalità. Rimangono i problemi di sempre. Ovvero, la necessità di una maggiore consapevolezza da parte dei cittadini nell’evitare lo spreco di una risorsa la cui disponibilità sta mutando vistosamente, a cui si aggoingono cambiamenti climatici, l’aumento della popolazione e le aumentate necessità per usi agricoli e industriali. Ma il problema più grosso, per San Marino, è sempre quello delle infrastrutture, in pratica della mancanza di nuovi bacini di captazione e di magazzini di stoccaggio delle acque. Se ne parla da più di un secolo, ma non si mai fatto niente.

Adesso pare che sia sopraggiunta una nuova sensibilità, anche politica, in questo senso per evitare rischi in futuro. Il Segretario di Stato per i Rapporti con l’AASS, Marco Podeschi, ha annunciato che l’Azienda ha avviato un confronto su interventi nel breve periodo per iniziare a riflettere su scenari più a lungo termine relativi a questi aspetti. Gergo prettamente politichese che speriamo sottenda una vera volontà di intervenire.

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