PS su Centrale rischi e Carisp: aree di scontro politiche interne al governo

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Il Partito Socialista esprime stupore alle notizie apparse sulla stampa in merito alla auto-elogiante soddisfazione governativa in merito all’attivazione della centrale rischi, ricordando che la maggioranza politica ha tentato a più riprese di posticiparne l’attivazione. Il Partito Socialista ritiene che tale strumento sia utile e necessario ad una gestione più oculata e responsabile del credito nel sistema finanziario sammarinese, in linea con il resto del mondo.

La maggioranza non solo ha ritardato l’attivazione della centrale rischi di quasi un anno, ma ha anche avvallato ciecamente le dichiarazione della governance di Banca Centrale sulla presunta rischiosità – a loro dire! – di attivare tale strumento in contrapposizione con le aperture ufficiali di collaborazione da parte di Banca d’Italia. Il Partito Socialista ricorda che Banca Centrale aveva bloccato l’attivazione della centrale rischi poiché 1) mancava una norma ad hoc, 2) doveva rispettare standard internazionali diversi a quelli europei, 3) mancava un’analisi della normativa sulla privacy e trattamento dati e 4) avrebbe potuto creare gravi danni al sistema bancario.

Cosa è cambiato da qualche mese ad oggi? Per quale motivo SSD ha palesato una frattura interna al licenziamento della governance di Banca Centrale? Per quale motivo in Cassa di Risparmio il nuovo presidente abbia già avanzato, dopo circa una settimana dal suo insediamento, la volontà di licenziare il direttore generale, apparentemente all’oscuro del CdA?

Il Partito Socialista nutre profonda soddisfazione per l’attivazione della centrale rischi avendo combattuto attivamente, congiuntamente con le altre forze di opposizione, ma non può non ricordare ai cittadini sammarinesi la forte contrarietà del governo o perlomeno di una parte di esso che ha raccontato e racconta tuttora numerose frottole per giustificare l’ingiustificabile.

Partito Socialista

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