Michelotti risponde a Tomaso Rossini: il teatro non ha l’agibilità

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San Marino. A margine dei lavori del Congresso di Stato, convocato lunedì mattina, il Segretario Augusto Michelotti risponde a Tomaso Rossini, firmatario di un’istanza d’arengo sul Teatro Turismo, accompagnata da una lettera/comunicato che ne spiegava le ragioni. “C’è stato un equivoco –  sottolinea il Segretario, che ha competenze per il settore turistico e ambientale –  il cinema teatro Turismo non ha l’agibilità”.
L’ Istanza d’Arengo, che ne chiede la riapertura, porta la firma di uno dei vincitori del bando emesso dalla Segreteria all’Istruzione alla fine del 2014 per l’insediamento di start up culturali e l’apertura di un bar.
“Ci sono degli interventi da fare, a partire dall’impianto termico” continua Michelotti, che assicura di aver steso  un piano per risistemare una parte ogni anno e restituirlo alla comunità nel giro di 4 o 5 anni. “Con una ristrutturazione pesante servono almeno due anni di lavori”.
Da aprile si è mobilitato anche il Segretario alla Cultura Podeschi che ha chiesto indicazioni agli uffici competenti con l’impegno di restituire le somme corrisposte dai vincitori del bando: Lucia Righi e Giovanni Giulianelli per la creazione di start up culturali e Tomaso Rossini, per la gestione del bar.
“La concessione degli spazi sarebbe dovuta iniziare il 1 ottobre 2016, il contratto di locazione è stato sottoscritto con l’avvocatura dello Stato solo il 20 dicembre 2016 e regolarmente registrato con l’imposta pagata il 4 gennaio 2017” spiegano i vincitori. Raccontano anche come, a partire da questa data, il settore economico del Patrimonio abbia iniziato a spedire i cedolini per il pagamento dell’affitto, che facendo capo alla delibera doveva iniziare il 1 ottobre 2016.
“Non abbiamo cominciato le nostre rispettive attività e crediamo che questo sia una mancanza di rispetto del nostro diritto al lavoro. Noi risultiamo gli unici a non avere avuto riscontro all’interno di tali bandi, che prevedevano anche l’apertura di un negozio a Palazzo Graziani e del bar del Teatro Nuovo di Dogana” spiegano molto amareggiati per quanto sta succedendo.

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