Consiglio: il decreto 101 riapre la guerra sulle banche

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San Marino. Il comma 18, Ratifica Decreti delegati e decreti legge è di nuovo occasione di scontro tra le forze politiche durante i lavori del Consiglio. Licenziati i decreti non scorporati, inizia l’esame del decreto legge n.101 “Provvedimenti a garanzia delle stabilità economica della Repubblica di San Marino” su cui si riapre il casus belli sul sistema bancario e finanziario. Il decreto infatti contiene l’articolo 5-ter “Revisione della qualità degli attivi” e riguarda direttamente il bilancio di Cassa di Risparmio, consentendo di dilazionarne le perdite nei prossimi 25 anni.  Nel corso della ratifica il segretario di Stato per le Finanze Simone Celli spiega che viene eliminato l’articolo 2 del decreto che imponeva il “parere vincolante” del Comitato per il credito e il risparmio su provvedimenti straordinari della Vigilanza di Banca centrale (quindi blocco dei pagamenti, commissariamenti e Lca). La scelta arriva dopo un confronto intervenuto anche con gli organismi tecnici del Fondo monetario, precisa il Segretario di Stato. Poi fornisce le motivazioni: “Dopo una fase di transizione abbiamo ritenuto che su eventuali provvedimenti di rigore ci potesse essere l’intervento dell’Autorità politica. Con la nomina del nuovo Direttore generale di Banca centrale, questa fase è superata”. Proprio rispetto a questo punto, prima Pasquale Valentini e Alessandro Cardelli, Pdcs, poi Roberto Ciavatta di Rete, sottolineano come il decreto sia palesemente “un dietro front” del governo sulla posizione tenuta da mesi su Banca centrale. Al contrario, per Roberto Giorgetti, Rf, è stato: “un atto dovuto e di buon senso. Era evidente l’urgenza nel momento in cui la vigilanza era decapitata”. Ma ora, con la nomina del nuovo Dg Raffaele Capuano a Bcsm, viene a mancare l’urgenza. Per Marco Gatti, Pdcs, il decreto è “tecnicamente indifendibile”. Torna a puntare il dito sul bilancio di Cassa di risparmio, lo giudica non veritiero per la stima delle svalutazioni fatte dall’ex Cda. “Si può spalmare un debito, non una perdita” sottolinea. Ma soprattutto incalza sulle uscite di liquidità registrate dal sistema finanziario sammarinese: “Abbiamo avuto un  fuggi-fuggi incredibile. I soldi che sono usciti nell’ultimo anno sono una quantità fuori di testa, e questo senza scudi, senza nulla”. Subito dopo prende la parola Giuseppe Maria Morganti, Ssd, per sollecitare i consiglieri a compiere interventi più responsabili: “La prima e più grande priorità è quella di non manifestare in questa maniera le proprie opinioni- suggerisce- perché questi atteggiamenti creano terrorismo”.  Infatti, ribadisce: “Priorità è ridare fiducia al sistema”. Il dibattito si interrompe con la conclusione della seduta: i lavori consiliari proseguiranno lunedì pomeriggio.

Per la cronaca vanno segnalate anche le nomine avvenute nel comma precedente. Andrea Albertini è il nuovo presidente dell’Autorità Garante per l’Informazione e nuovi membri dell’organismo sono anche Laila Benvenuti (indicata dalla maggioranza) e Marina Forcellini (indicata dall’opposizione). Resta sospesa la sostituzione del membro della Consulta. Nominato anche il Comitato Sammarinese di bioetica tra conferme e new entry. A farne parte, Diletta Tega, esperto con formazione in materia giuridiche; Luisa Maria Borgia, esperto in bioetica (vice presidente); Virginio Sacchini, esperto in ricerca e sperimentazione clinica (presidente); Giovanni Landolfo, medico di area clinica; Eleonora Marchi, medico di area clinica; Andrea Gardini, medico di area clinica; Adriano Tagliabracci, medico legale; Giorgio Cantell Forti, farmacologo; Francesca Piergiovanni, professionista delle attività sanitarie non mediche; Verte Casali, laureato in materie filosofiche; Francesco Carinci, rappresentante del Dipartimento studi biomedici dell’Università di San Marino; Andrea Bonsignori, laureato in materie teologiche; Susanna Guttman, rappresentante del volontario in ambito sanitario.

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