Consiglio: il dibattito sul nuovo dg di Banca Centrale

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San Marino. Il Consiglio Grande Generale nella seduta di oggi pomeriggio dedica tute le sue attenzioni al comma n.2, il gradimento del Direttore Generale di Banca Centrale della Repubblica di San Marino. I lavori iniziano con due ore di ritardo per la mancanza del numero legale: per protesta nei confronti delle assenze nelle file della maggioranza, l’opposizione si rifiuta di entrare in Aula. Una volta iniziata la seduta, con il riferimento del Segretario di Stato per le Finanze Simone Celli e la presentazione del nome del Presidente indicato dal Consiglio direttivo di Bcsm, Roberto Moretti, si apre il lungo dibattito consiliare con 50 iscritti a prendere parola. Nel suo intervento, Celli tra l’altro apre all’istituzione di un Comitato di stabilità finanziaria che “deve favorire la consultazione e il supporto al governo per le scelte del futuro del settore e che deve prevedere un coinvolgimento di figure tecniche e professionali, per cercare soluzioni condivise”.
Nel corso del dibattito, i consiglieri di opposizione anticipano già che i propri gruppi non si esprimeranno a favore del gradimento di Moretti: dito puntato in primis contro la mancanza di condivisione su una nomina “calata dall’alto” e perplessità per il suo attuale ruolo nel Cda di Cassa di Risparmio. Di altro tenore gli interventi dei consiglieri di maggioranza che approvano la nomina e respingono al mittente le accuse di mancata condivisione. Sull’istituzione di un Comitato di stabilità finanziaria i pareri dei gruppi di minoranza sembrano diversi. Elena Tonnini di Rete esprime il suo scetticismo: “Si tratta in pratica del Ccr aperto a qualche tecnico, immagino a Bossone di Abs, mentre noi abbiamo chiesto- precisa- fosse aperto alle forze di opposizione e alle forze sociali”.  Dalibor Riccardi, Psd, si dice più fiducioso per l’avvio di un confronto tra le parti sul sistema finanziario e si augura che il Comitato possa partire. I lavori procedono veloci e si interrompono solo quando mancano due interventi alla chiusura del dibattito. Che riprenderà in seduta notturna con l’espressione del gradimento. La maggioranza ha tutti i numeri. Non si prevedono colpi di scena

 

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