È cominciata la visita del FMI

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San Marino. Si parla di debito estero ormai dal gennaio dello scorso anno e adesso sta diventando una realtà, anche se non sarà questa missione del Fondo Monetario Internazionale a prendere la decisione. Se ne parlerà nel prosieguo.

Da oggi, intanto, lo Stato di San Marino, soprattutto la sua economia, il bilancio pubblico e il sistema bancario, sono sotto i raggi X di una delegazione Fmi guidata da Kazuko Shirono, che era capodelegazione anche nella visita del 2017.

La delegazione Fmi è formata da cinque esperti. Fino al prossimo 17 gennaio, andranno a spulciare i conti e incontreranno il governo, le forze politiche di maggioranza e di opposizione, i sindacati, le associazioni di categoria. Incontri tecnici e incontri politici per mettere a fuoco le criticità e argomentare le inevitabili raccomandazioni. Al termine, come sempre, verrà stilato un report che ci descriverà a noi stessi e al resto del mondo.

Nel frattempo, anche il governo incontra le forze politiche. È avvenuto oggi pomeriggio, dopo che stamattina tre esponenti di maggioranza hanno incontrato il Congresso di Stato: Matteo Ciacci, Giuseppe Morganti e Mario Venturini. Domani, sono in agenda le forze sociali e le associazioni datoriali. Sul tavolo, le scelte strategiche per lo sviluppo: riorganizzazione del sistema bancario, riforma di Banca Centrale, introduzione dell’IVA, riforma delle pensioni e riduzione della spesa pubblica. Una road map molto difficile, che avrà bisogno di tanta condivisione.

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