Al via il Consiglio, tra FMI, NPL, scudo fiscale e istanze d’arengo

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San Marino. Sei giornate di Consiglio, di cui tre questa settimana e tre la prossima, per un carnet di lavori veramente molto pieno. Tutti gli occhi sono puntati sul dibattito post FMI, che comunque arriverà solo mercoledì 31 gennaio e che quindi non potrà essere trattato in comma comunicazioni.

Due le letture che sono venute avanti questi giorni, completamente antitetiche. Quella che legge nel report una stroncatura completa dell’azione di governo perché è stata bocciata l’intera politica economico finanziaria di questi mesi: no alla statalizzazione di Cassa, no allo spalmadebiti, no al credito d’imposta, no ai bond di Stato, un rapporto debito/PIL più che raddoppiato; e il sì solo alle cose da fare, come le riforme e la ristrutturazione del sistema bancario.

L’altra versione è quella che legge in positivo il riconoscimento dell’emersione del debito e una crescita, ancora leggera, ma incoraggiante.

Molto probabilmente, in comma comunicazioni si parlerà invece di NPL, che avrebbero dovuto essere gestiti da una bad bank pubblica e che invece saranno venduti con un bando di concorso di cui le forze politiche non sapevano nulla e che scadrà il 29 gennaio, come annunciato dallo stesso Segretario Celli. Molto probabilmente si parlerà anche del piano di ristrutturazione di Cassa di Risparmio, a cui si è accennato nel corso del recente incontro tra le forze politiche, il governo e i vertici di Cassa.

Su tutto questo incombe il problema del debito estero, di cui si parla da un anno a questa parte, ma del quale si discute ancora in via molto generica perché non si sa chi potrebbero essere i possibili finanziatori e a quali condizioni si porrebbero nell’ottica di aiutare San Marino. Solo una cosa è certa: servono diverse centinaia di milioni di euro per rifinanziare il sistema bancario e non ci sono soldi per nessuno dei progetti che si vorrebbero/dovrebbero realizzare nel Paese.

Molto impegnativi anche gli altri commi dell’ordine del giorno del Consiglio, perché ci sono ancora 12 istanze d’Arengo rimaste inevase della sessione di inizio gennaio, e 13 decreti delegati da ratificare. Tra questi, figura il decreto n.128 che inaugura lo scudo fiscale “made in San Marino”, ovvero “Disposizioni per favorire il rientro di patrimoni e l’emersione di alcuni beni detenuti all’estero”.

Tre i progetti di legge in scaletta: verrà presentato in prima lettura il Pdl di iniziativa legislativa popolare per l’istituzione di un corpo civile di pace.

In seconda lettura invece il Pdl “Tutela legale e assicurativa per i dipendenti pubblici” e il progetto di legge di iniziativa popolare che introduce l’obbligo di soccorso di animali in caso di incidente. All’ultimo comma, sei ordini del giorno presentati nelle precedenti sessioni consiliari.

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